CAMBIA....MENTI

Un viaggio lungo 28 mesi dentro me stesso, perdere tutto, ma proprio tutto..... per tutto ritrovare

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  1. INNOMAX69
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    Forse una lettera al compleanno di mia figlia spiega il concetto di consapevolezza, dolore, voglia d'amare:


    IL PESCE ANGELO a Gaia aprile 2013


    C'era non molto tempo fa, un pesce angelo, giallo ed azzurro che viveva nelle calde acque del mare di fronte alla costa dell'isola chiamata del Giglio.

    Si era messo in testa, fin da giovane, di superare in velocità il vento.

    Tutti i giorni si allenava caparbio ed era ormai riuscito a fare a gara con le onde, superandole; ma non gli bastava.

    Tutti i giorni, su e giù nel mare, saltava in alto fuori dall'acqua e, cavalcando l'onda più grande, cercava con un colpo di coda, di catturare il vento con le piccole pinne anteriori convinto primo o poi di superarlo.

    Pensava solo al vento ed al potere inebriante di volare, sempre di più. Ogni giorno a tutte le ore andava in profondità, appoggiava il corpo sulla sabbia del fondo e, con tutta la forza che aveva, puntava a tutta velocità verso la superficie. Li' concentrava tutti i suoi sforzi, un ultimo colpo di coda nell'acqua e via, verso il cielo a cercare di catturare e superare il vento.

    Ma era un pesce, ed i pesci non volano.....

    Dopo pochi attimi sospeso in aria in cui si illudeva di avercela fatta, ricadeva in acqua, sconfitto e deluso.

    Fu così che il pesce angelo rimase schiavo del sogno impossibile di volare, cercando, senza riuscirci, di fare ciò che pensava l'avrebbe reso felice.

    Un giorno una grandissima tempesta colpì quel tratto di mare, ormai il pesce angelo non si sarebbe fermato davanti a nulla ; fu così che riprovando esausto un ennesimo inutile salto contro il vento, fu travolto dall'onda più grande che avesse mai visto e fu sbattuto con violenza sugli scogli.

    Solo, al freddo, ferito, fuori dalla protezione del suo mare azzurro, sentì di essere ormai prossimo alla morte.

    All'improvviso il vento cominciò a sollevare la sabbia, una luce accecante colpì la spiaggia ed apparve Lei:
    Gaia. Madre di tutte le fate, dea della natura e della gioia.
    Lo prese tra le sue dolci manine e poggiando le sue labbra sul suo corpicino, lo baciò con un soffio di luce di amore puro.
    Lo portò poi guarito sul fondo del mare ed il pesce angelo finalmente vide :
    stelle marine, piante meravigliose danzanti, fondali pieni di luce cangiante, pesci dai mille colori, quante meraviglie....come aveva fatto finora a non riuscire a vedere quanto bello ed unico fosse il suo mondo sottomarino?

    La sua vita da quel giorno cambiò: fu così che il pesce angelo tornò felice alla vita di pesce nel mare e capì che per essere felici non serve diventare nient'altro di quello che si è.
    Ancora oggi nel punto in cui fata Gaia salvò il pesce angelo c'è una spiaggia bellissima di sabbia nera che si chiama la "buca delle fate" e lì su di una roccia sta inciso :

    " VIVERE E' L'ARTE DI DIVENTARE QUELLO CHE SI E' GIÀ "

    Mia dolce principessa il tuo nome in greco antico significa brillare di gioia, essere felice e raggiante.Così papà ti aiuterà ad essere.

    Il tuo papà ha fatto molti errori, ma quello più grande è che, come il pesce angelo, non riusciva ad apprezzare pienamente ciò che aveva già.

    Amore mio oggi compi 10 anni, siamo purtroppo distanti, ma tra te ed il tuo papà oggi soffia forte il vento dell'amore.Proprio grazie a questo vento magico, tornerò a nuotare in acque tranquille, con te mia dolce fatina, nulla più ci impedirà più di brillare insieme di gioia e felicità.
    Ti voglio un mare di bene Gaia, buon compleanno amore mio.
    Il tuo papà

    Edited by INNOMAX69 - 14/7/2015, 08:30
     
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23 replies since 10/7/2015, 17:28   519 views
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