Vegetariani e Vegani

spiegazioni e differenze

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  1. •Lilith*Nocta•
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    Il vegetarianismo (da vegetariano, adattamento dell'inglese vegetarian), o vegetarismo, nell'ambito della nutrizione umana, designa un insieme di diverse pratiche alimentari accomunate dalla rigorosa esclusione delle carni di qualsiasi animale.

    Nel vegetarianismo si distinguono il latto-ovo-vegetarianismo, il latto-vegetarianismo, l'ovo-vegetarianismo, il vegetalismo o veganismo dietetico, il crudismo vegano e il fruttarismo. Coloro che seguono queste pratiche alimentari sono classificati comunemente come vegetariani. Però è opportuno segnalare che vegetariano e vegano non sono sinonimi. Colui che è vegano implica che esso è vegetariano, poiché applica una specifica dieta vegetariana, invece un vegetariano non è necessariamente un vegano.
    fonte: wikipidia

    Sono Vegetariana da quando sono nata, i miei genitori mi hanno cresciuta così.. Ora sta diventando una "moda" questo un po' mi dispiace, un po' mi agevola in determinate situazioni. Molti si confondono tra Vegetariani e Vegani, poi ci sono quelli che non mangiano la carne, però il pesce sì e dicono di essere vegetariani, così molto spesso mettono in difficoltà noi vegetariane, che quando chiediamo un menù vegetariano a volte dentro ci capita il pesce, perchè ci sono persone che si "spacciano" per vegetariane però mangiano il pesce (di solo che non mangi carne, se no poi incasini noi veri vegetariani)... Potrebbe venire fuori molta discussione su questo concetto, se avete domande potete farmene basta che non siano le solite del tipo "ma le proteine da dove le prendi?" "ma la b12?" e blabla..
     
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  2. (elettrica)
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    Io non mangio la carne, ma il pesce sì. Concordo, assurdo definirsi vegetariani quando comunque escludi solo alcuni tipi di carne (il pesce è comunque una varietà di carne).
    Comunque apprezzo la cucina vegetariana e vegana, a cui spesso attingo a piene mani. La carne proprio non mi piace.
     
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  3. •Lilith*Nocta•
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    ho già conusciuto persone che come te non mangiano la carne perchè non gli piace, ma il pesce sì, ma non dicono di essere vegetariani, ma mia sorella lavora in un agriturismo, lei ne ha sentite di cotte e di curde, anche di persone che sidefinivano "io sono 70% vegana" assurdo xD
     
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  4. Jessy94_TDM
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    partendo dal fatto che o sei vegetariano/vegano o non lo sei (70%? wtf?) ho letto storie di vegetariani "no, io non mangio solo quelli con gli occhi" (perché, la cotoletta ha gli occhi? I molluschi invece sembra che non ce li abbiano) e atrocità simili, personalmente sono sempre stata onnivora e a maggior ragione dopo aver fatto alcuni esami di biologia la mia convinzione resta più ferma che mai, per alcuni motivi che illustrerò tra poco. Per quanto riguarda i vegetariani/vegani come persone, io pretendo un comportamento coerente (vedi su) e rispettoso:
    1) sei vegetariano/vegano per una tua scelta che, per quanto io non condivida, accetto e so non essere dannosa per te, e, se seguita da un esperto, neanche per i tuoi bambini. Quello che non accetto è:
    -Impormi le tue idee: non invitarmi a una cena vegana, non è certo un dramma. Ma insultarmi o trattarmi da assassino, o infervorarti davanti a realtà scientifiche non è rispettoso. Inoltre, esistono grandi varietà di cucina vegana che non obbligano a mangiare tofu e formaggio di soia. Avevo una compagna di classe che alla sua festa ha fatto servire roba del genere e, con tutto l'impegno dei miei compagni, molto è andato buttato. Era in una pizzeria, che problema c'era servire pizze (acqua e farina) con pomodoro o verdure?
    -Imporre il tuo comportamento ad animali carnivori: è una cosa che mi fa arrabbiare tanto, sentire persone che pretendono di nutrire il proprio gatto a carote ( e correre poi dal veterinario...) o inorridire se lui porta un topo (portandolo da un veterinario a dire che sta male, letto anche questo). O accetti che i gatti sono carnivori, i cani vanno loro appresso da onnivori, e li nutri come si deve, o ti prendi un coniglietto.
    -Negare le evidenze: sei vegano/vegetariano per una tua scelta, e nessuno ti lapida per questo. Ma se ci sono delle evidenze che non si possono confutare, inutile sostenere che l'uomo ha iniziato a cacciare "per sentirsi virile".

    Detto ciò, io credo non ci sia nulla di male a mangiare animali per due motivi:
    il primo è che, come non ci scandalizziamo per un leone che divora una gazzella, migliaia di esperimenti e ricerche dimostrano che siamo nati come animali non solo onnivori, ma mangiatori di carcasse come le iene, finché non abbiamo capito come ucciderli da soli.
    Se questo punto può essere modificato in nome di un ideale più alto, non può essere modificato l'impatto ecologico: se per assurdo tutti diventassimo vegani, la produzione agricola dovrebbe aumentare esponenzialmente (bruciando lo spazio di foreste e praterie, distruggendo moltissimi habitat), così come la ricerca di nuovi vegetali da mangiare (diventando competitori di specie che ora si cibano di quello). In questo modo morirebbero molti più animali di quanti ne muoiano oggi e si potrebbe assistere a un'estinzione di massa di molte specie erbivore, con i relativi danni su biodiversità e ambiente.


    Condivido però l'idea che la crudeltà contro gli animali è da punire e evitare: un conto è uccidere un maiale scannandolo, un conto con un colpo di pistola ben mirato. Un conto è uccidere un cinghiale e mangiarlo, un conto uccidere passerotti solo per dimostrare la propria bravura. Un conto è cucinare un animale morto, un conto è metterlo vivo nell'acqua bollente (motivo per il quale non mangio aragoste, astici e qualsiasi animale a cui sia riservato questo trattamento, come anche le cozze e gli altri molluschi. Il fatto che non abbiano un cervello non implica che non abbiano nervi e sensori del dolore).
    Per questo consiglio sempre, per quanto possibile, di fare spesa in posti in cui gli animali siano controllati e non costretti in minuscole gabbie (io avevo la fattoria di nonna, ora abbiamo un punto di riferimento in un posto vicino), tra l'altro vi si guadagna anche in salute.

    Spero di essere stata chiara :)
     
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  5. (elettrica)
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    Concordo con Jessy parola per parola!
     
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  6. •Lilith*Nocta•
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    CITAZIONE (Jessy94_TDM @ 8/6/2015, 17:58) 
    partendo dal fatto che o sei vegetariano/vegano o non lo sei (70%? wtf?) ho letto storie di vegetariani "no, io non mangio solo quelli con gli occhi" (perché, la cotoletta ha gli occhi? I molluschi invece sembra che non ce li abbiano) e atrocità simili, personalmente sono sempre stata onnivora e a maggior ragione dopo aver fatto alcuni esami di biologia la mia convinzione resta più ferma che mai, per alcuni motivi che illustrerò tra poco. Per quanto riguarda i vegetariani/vegani come persone, io pretendo un comportamento coerente (vedi su) e rispettoso:
    1) sei vegetariano/vegano per una tua scelta che, per quanto io non condivida, accetto e so non essere dannosa per te, e, se seguita da un esperto, neanche per i tuoi bambini. Quello che non accetto è:
    -Impormi le tue idee: non invitarmi a una cena vegana, non è certo un dramma. Ma insultarmi o trattarmi da assassino, o infervorarti davanti a realtà scientifiche non è rispettoso. Inoltre, esistono grandi varietà di cucina vegana che non obbligano a mangiare tofu e formaggio di soia. Avevo una compagna di classe che alla sua festa ha fatto servire roba del genere e, con tutto l'impegno dei miei compagni, molto è andato buttato. Era in una pizzeria, che problema c'era servire pizze (acqua e farina) con pomodoro o verdure?
    -Imporre il tuo comportamento ad animali carnivori: è una cosa che mi fa arrabbiare tanto, sentire persone che pretendono di nutrire il proprio gatto a carote ( e correre poi dal veterinario...) o inorridire se lui porta un topo (portandolo da un veterinario a dire che sta male, letto anche questo). O accetti che i gatti sono carnivori, i cani vanno loro appresso da onnivori, e li nutri come si deve, o ti prendi un coniglietto.
    -Negare le evidenze: sei vegano/vegetariano per una tua scelta, e nessuno ti lapida per questo. Ma se ci sono delle evidenze che non si possono confutare, inutile sostenere che l'uomo ha iniziato a cacciare "per sentirsi virile".

    Detto ciò, io credo non ci sia nulla di male a mangiare animali per due motivi:
    il primo è che, come non ci scandalizziamo per un leone che divora una gazzella, migliaia di esperimenti e ricerche dimostrano che siamo nati come animali non solo onnivori, ma mangiatori di carcasse come le iene, finché non abbiamo capito come ucciderli da soli.
    Se questo punto può essere modificato in nome di un ideale più alto, non può essere modificato l'impatto ecologico: se per assurdo tutti diventassimo vegani, la produzione agricola dovrebbe aumentare esponenzialmente (bruciando lo spazio di foreste e praterie, distruggendo moltissimi habitat), così come la ricerca di nuovi vegetali da mangiare (diventando competitori di specie che ora si cibano di quello). In questo modo morirebbero molti più animali di quanti ne muoiano oggi e si potrebbe assistere a un'estinzione di massa di molte specie erbivore, con i relativi danni su biodiversità e ambiente.


    Condivido però l'idea che la crudeltà contro gli animali è da punire e evitare: un conto è uccidere un maiale scannandolo, un conto con un colpo di pistola ben mirato. Un conto è uccidere un cinghiale e mangiarlo, un conto uccidere passerotti solo per dimostrare la propria bravura. Un conto è cucinare un animale morto, un conto è metterlo vivo nell'acqua bollente (motivo per il quale non mangio aragoste, astici e qualsiasi animale a cui sia riservato questo trattamento, come anche le cozze e gli altri molluschi. Il fatto che non abbiano un cervello non implica che non abbiano nervi e sensori del dolore).
    Per questo consiglio sempre, per quanto possibile, di fare spesa in posti in cui gli animali siano controllati e non costretti in minuscole gabbie (io avevo la fattoria di nonna, ora abbiamo un punto di riferimento in un posto vicino), tra l'altro vi si guadagna anche in salute.

    Spero di essere stata chiara :)

    Sei stata chiarissima, condivido pienamente con te, c'erano degli amici di famiglia che erano diventati vegani e al cane che avevano gli davano crocchette vegane... Non è giusto cambiare il comportamento di altri esseri viventi, è la natura che un gatto ti porti a casa topo, talpe, lucertole e uccelli, i mei gatti me ne portano a bizzeffe,ma non posso imporli di non farlo più, non posso imporre al mio cane e gatto di non mangiare carne, penso anche io che sia da pazzi cambiare il loro organismo...
    Concordo in tutto e per tutto con te, però purtroppo in giro c'è la gente che marchia come "assassino" colui che mangia la carne, c'è chi la pensa in modo diverso dal tuo, conosco carnivori che si sono messi a odiare i vegani o vegetariani per questi motivi, io non impongo a nessuno cosa mangiare o cosa non mangiare, sono nata vegetariana, ho mangiato per un periodo la carne ma non c'è l'ho fatta a continuare, sono stata abituata così, e vivo anche senza carne, mi danno fastidio alcune persone che constantemente ti dicono che non mangi niente solo perchè non mangio ne carne e ne pesce, oppure chi mi chiede "ma non ti stufi a mangiare sempre le solite cose", ... se mai avrò una figlia/o non la obbligherò a non mangiare carne, i miei non mi hanno obbligato a non mangiarla, potevo, l'ho fatto e non mi è piaciuta però si putroppo con l'avanzamento di questo modo di vivere molte persone obbligano a non mangiare carne e odiano chi lo fa, non sarebbe il giusto modo per vivere da vegetariano o vegano...
     
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  7. I'm so tired
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    Le risposte che ho letto fino ad ora sono molto argute, purtroppo quando si parla di come si mangia se è leggono di cotte e di crude. LETTERALMENTE.
    Io sono vegana, purtroppo non dalla nascita e quando lo sono diventata per etica sono andata in contro a molte critiche, in primis dalla mia famiglia, poiché vivo in un piccolo paese e mangiare carne è la normalità e chi non la mangia è anormale e assurdo e si pensa che lo faccia per moda.
    Molti mi hanno detto che l'ho fatto appunto per questo motivo ma non è corretto, non mi spreco a discuterne con queste persone perché non ne vale la pena, io so di esserlo perché è una mia scelta e non me la sento di mangiare carne di altri animali.
    Ovviamente se sono a cena con amici non impongo loro come mangiare o voglio convincerli che sia la scelta giusta, lo è per me è mi basta. Se l'argomento fuoriesce e ti chiedono perché non mangi quello o non mangi quell'altro ovviamente subito cominciano le battutine stupide o i commenti 'Ma se è uno buono, che ti interessa' o ' Stai troppo fissata, mangia e rilassati'. Ovviamente rimango allibita, perché come rispetto io gli altri, e penso che sono liberi di mangiare come vogliono o come meglio credono vorrei che facessero altrettano poiché la mia è una scelta.
    A tutti quelli che mi domandano se mi manca la carne rispondo sempre che è una scelta mia, e non un dovere e quindi devo farlo e non può essere paragonato ad una dieta in cui senti mancanza dei dolci.
    E poi proprio perché è una scelta sono informata e so a cosa vado in contro quindi scelgo una dieta equilibrata e sana, e se ho carenza utilizzo integratori, ovviamente naturali.
    Non etichetto gli altri come assassini se mangiano carne, ma sono contro, come ho detto rispetto la scelta onnivora perché è una scelta come la mia, ma non ritengo giusto mangiare animali, proprio per come vengono trattati, come oggetti. Mangiare invece consapevolmente, carne di cui si conosce la provenienza come fa l'utente che ha risposto prima di me, per me è una scelta sana, e che magari posso appoggiare ma non condividere.
    Per quanto riguarda la salute, non credo che sia una scelta sbagliata e che provochi danni alla salute, poiché ci sono esperienze che lo attestano, e si sono svolte delle ricerche, e ne ho lette parecchie. ovviamente non si riuscirà mai ad arrivare ad una risposta comune perché siamo troppo diversi gli uno dagli altri nel modo di pensare, però in questo ambito esigo il rispetto poiché do rispetto, e sono contenta di 'discuterne' intelligentemente con persone informate e non con quelle che parlano per far aria alla bocca.
     
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  8. Jessy94_TDM
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    Il rispetto è alla base di qualsiasi scelta, non sta a noi decidere quale sia giusta o sbagliata. Ho già scritto ampiamente su, volevo aggiungere una piccola cosa di etichetta: so che molte persone sono chiuse di mente, ma quando si è invitati a cena, secondo me sarebbe molto meglio specificare al momento dell'invito le proprie scelte, perché spesso mi sono ritrovata a cena con persone che senza aver detto nulla prima arrivano a tavola e "no, io sono vegetariana". Forse è una mia opinione, ma è imbarazzante perché poi non si sa cosa offrire in alternativa. Nella mia famiglia si sono sempre rispettate le esigenze di tutti, quindi, con un avvertimento, una persona può preoccuparsi di rendere il menù accessibile a tutti.
    Sono in mezzo alla faida animalari( diverso da vegani) vs scienziati, e quello che penso è semplicemente: abbasso gli estremismi. Ho visto persone attaccare pesantemente i vegani e vegani attaccare pesantemente una vignetta assolutamente ironica. Come per la religione, penso che ognuno debba tenersi queste cose per sé finché non c'è occasione di parlarne.
     
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  9. -[Evil]-
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    Concordo con Jessy soprattutto su quelli che secondo me sono i due punti focali:
    1) Il rispetto.
    2) L'estremismo.

    Il primo è talmente scontato che non c'è neanche bisogno di spenderci parole. Non qui almeno, perché so che il forum è frequentato da persone civili a cui voglio risparmiare la noia di una romanzina inutile.
    L'estremismo invece è interessante come fenomeno. Mi riferisco a quelli che danno le crocchette vegane al cane o che comunque esagerano sull'intera questione.
    Essere vegetariani è una scelta personale, così come qualsiasi altro stile di vita, opinione, fede religiosa, orientamento politico e sessuale. Se non nuoce agli altri, va accettato senza sorrisini e battutine. Va visto anche come un valore culturale. Io ad esempio, pur essendo una persona che ha il massimo rispetto per gli animali, che se vede un insetto in casa lo fa salire su un foglio di carta e lo porta fuori, pur avendo animali domestici che tratta quasi come altre persone ed insomma, la lista è molto lunga, non sono vegetariano. So benissimo che non ci sono rischi rilevanti per la salute, so benissimo in che modo orribile vengono trattati gli animali che finiscono nei nostri piatti. Eppure l'idea non mi ha mai sfiorato la mente, e non saprei dire perché. Per questo la cosa mi incuriosisce. Sono curioso di sapere dove sta, a questo punto, quel "qualcosa in più" che spinge poi una persona a non mangiare più carne.

    Forse perché l'unica cosa che potrebbe spingermi davvero a rinunciare alla carne (che comunque sarebbe per me un'abitudine non semplice da rimuovere) è la possibilità di poter dire che ora c'è un consumatore in meno, e che quindi chi vende carne guadagnerà (si, è bello crederci) un mezzo centesimo in meno. Ma questo ragionamento nel mio caso non avrebbe senso, perché tutti i prodotti di origine animale che finiscono in casa mia vengono dall'ambiente della mia famiglia, perché abito in campagna. Nessuno vende nulla. Si allevano polli e conigli, e vengono trattati come animali, non come oggetti in alcun video orribili che ho visto. Non ho quindi la sensazione di star appoggiando il grande produttore di carne, ma di star semplicemente accettando il dono di un familiare che fa quello che fa senza malizia e soprattutto senza alcun tornaconto personale. Per me questo ha più valore del mio amore per gli animali.

    Ecco, a proposito di questo, concludo con una nota sull'atteggiamento animalista di molti vegetariani. Mi da veramente fastidio vedere tutte quelle persone unite per protestare e manifestare, per difendere gli animali da questa o quella minaccia. Se fossimo in un bellissimo mondo, la cosa non potrebbe che farmi piacere ed anzi mi unirei anch'io al coro. Ma in un mondo in cui genocidi e violazioni dei diritti umani suscitano l'indifferenza, la protesta di massa per la caccia alle balene mi lascia interdetto. Dovremmo un po' rivedere le nostre priorità.
     
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  10. Jessy94_TDM
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    CITAZIONE
    Ecco, a proposito di questo, concludo con una nota sull'atteggiamento animalista di molti vegetariani. Mi da veramente fastidio vedere tutte quelle persone unite per protestare e manifestare, per difendere gli animali da questa o quella minaccia. Se fossimo in un bellissimo mondo, la cosa non potrebbe che farmi piacere ed anzi mi unirei anch'io al coro. Ma in un mondo in cui genocidi e violazioni dei diritti umani suscitano l'indifferenza, la protesta di massa per la caccia alle balene mi lascia interdetto. Dovremmo un po' rivedere le nostre priorità.

    wait. Non va bene questo. Non si possono classificare i problemi per priorità. Una persona che conosco una volta mi disse che non perché i miei problemi erano minori rispetto agli altri, ciò significasse che non si trattava di problemi.
    Non si deve mettere i problemi su una scaletta. La caccia alle balene è un problema, come lo è la pesca eccessiva, la caccia invasiva e quant'altro. Sono problemi e si deve lottare per fermarli. Insieme ai genocidi e agli stupri. Non si devono porre i problemi dell'uomo sopra quelli degli animali, non si deve credere che ambiente e animali non ci interessino.
    Lottare contro chi causa questi problemi è giusto, fare drammi per nulla è estremismo.
     
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  11. I'm so tired
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    (Non so come si tagga o come si fa svitare un commento, scusate) evil, sono d'accordo quasi nella totalità ma riguardo al ' Mi da veramente fastidio vedere tutte quelle persone unite per protestare e manifestare, per difendere gli animali da questa o quella minaccia. Se fossimo in un bellissimo mondo, la cosa non potrebbe che farmi piacere ed anzi mi unirei anch'io al coro. Ma in un mondo in cui genocidi e violazioni dei diritti umani suscitano l'indifferenza, la protesta di massa per la caccia alle balene mi lascia interdetto. Dovremmo un po' rivedere le nostre priorità.' Non posso che dire che è un discorso che non condivido per nulla. Perché per come si manifesta per gli animali, lo si fa per genocidi e violazione dei diritti umani e poi come può il non protestare per questo rendere stupido protestare per gli animali? Se si ragiona così allora bisogna rimanere insensibile a tutto, e non preoccuparsi di nulla, prendendo la vita come viene. Lo sfruttamento animale è una piaga della società che non deve essere messa, per me, in secondo piano, perché ci sono altre tematiche contro cui protestare anzi, ha la stessa valenza e importanza. Non bisogna scambiare l'estremismo con la voglia di dare una svolta, perché a volte si esagera, ma il protestare non è esagerare ma cercare di cambiare un comportamento che si ritiene sbagliato.
     
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  12. -[Evil]-
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    Il problema è che, si, io penso proprio che si debbano anteporre i problemi dell'uomo a quelli degli animali. Ma questo è il mio punto di vista e non è questo il topic per parlarne.

    Non so neanche se l'animalismo sia poi così tanto diffuso fra i vegetariani come credo.

    CITAZIONE (I'm so tired @ 25/6/2015, 19:50) 
    (Non so come si tagga o come si fa svitare un commento, scusate) evil, sono d'accordo quasi nella totalità ma riguardo al ' Mi da veramente fastidio vedere tutte quelle persone unite per protestare e manifestare, per difendere gli animali da questa o quella minaccia. Se fossimo in un bellissimo mondo, la cosa non potrebbe che farmi piacere ed anzi mi unirei anch'io al coro. Ma in un mondo in cui genocidi e violazioni dei diritti umani suscitano l'indifferenza, la protesta di massa per la caccia alle balene mi lascia interdetto. Dovremmo un po' rivedere le nostre priorità.' Non posso che dire che è un discorso che non condivido per nulla. Perché per come si manifesta per gli animali, lo si fa per genocidi e violazione dei diritti umani e poi come può il non protestare per questo rendere stupido protestare per gli animali? Se si ragiona così allora bisogna rimanere insensibile a tutto, e non preoccuparsi di nulla, prendendo la vita come viene. Lo sfruttamento animale è una piaga della società che non deve essere messa, per me, in secondo piano, perché ci sono altre tematiche contro cui protestare anzi, ha la stessa valenza e importanza. Non bisogna scambiare l'estremismo con la voglia di dare una svolta, perché a volte si esagera, ma il protestare non è esagerare ma cercare di cambiare un comportamento che si ritiene sbagliato.

    Il problema è che no, per i genocidi e lo sfruttamento umano non si protesta. Le persone scendono in piazza solo quando sentono minacciate se stesse o la propria famiglia. Se invece si tratta di balene o altri animali, anche se si parla di un problema che avviene dall'altra parte del mondo, c'è sempre un gruppo numeroso di attivisti che cerca di intervenire a volte addirittura violentemente. Non sto dicendo che non sia giusto provare ribrezzo ed indignarsi per queste cose, anzi. Ed il fatto che ci siano problemi più gravi, non significa che tutti gli altri vadano ignorati perché "abbiamo cose più importanti a cui pensare".
    Dico solo che mi dispiace vedere tutte queste energie focalizzate nella lotta allo sfruttamento animale e poi soltanto le briciole per quello che riguarda lo sfruttamento minorile all'ordine del giorno, lo schiavismo, la povertà e le guerre. Quando arrivano centinaia di rifugiati di guerra sui barconi a lampedusa, la gente reagisce come se fosse una piaga. Io so già che se su quel barcone ci fossero cagnolini sfuggiti da qualche orribile canile, la gente starebbe al porto ad aspettarli urlando di gioia ed agitando fazzoletti. Sarebbe una festa per quei bellissimi cagnolini. A te sembra giusto? E' semplicemente questo che mi fa rabbia.
     
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  13. I'm so tired
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    Non mi sembra giusto, ma non è nemmeno del tutto corretto, non puoi fare di tutt l'erba un fascio. Perché ci sono persone e persone e non partire col presupposto che si è più interessati agli animali che alle problematiche umane.
     
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  14. -[Evil]-
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    CITAZIONE (I'm so tired @ 25/6/2015, 20:12) 
    Non mi sembra giusto, ma non è nemmeno del tutto corretto, non puoi fare di tutt l'erba un fascio. Perché ci sono persone e persone e non partire col presupposto che si è più interessati agli animali che alle problematiche umane.

    No, infatti c'è l'ho soltanto con quelle persone che se parli loro di problematiche umane sbadigliano, ma se si parla di animali si trasformano improvvisamente in maschere di dolore e vanno subito su Facebook a far sapere a tutti quanto gli sta a cuore. Non sono tutti così, tantomeno lo sono i vegetariani, non era mia intenzione generalizzare. Solo una "piccola" nota da aggiungere al discorso di prima. Sii vegetariano, avrai tutto il mio rispetto. Ama gli animali, anche come se fossero persone, ed avrai tutto il mio rispetto. Ama le persone meno degli animali, ed io e te non andremo mai d'accordo. Ovviamente non ce l'ho con te, parlo ad un "Tu" generico. È soggettivo lo so, ma è un concetto a cui tengo molto e non posso fare a meno di farlo uscire fuori, di tanto in tanto.
     
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    Ammetto di avere una sorta di "leggero" pregiudizio verso i vegani. Leggo e sento di quelle affermazioni che mi fanno venire la pelle d'oca. Ho perso un'amica perché, passata al lato vegano, ha deciso che non sono altro un'assassina insensibile e, addirittura, non sa come ha potuto essere così cieca e non essersi accorta prima della persona che ero. Da notare che la signorina in questione era onnivora, eh?
    Così come chi mi viene a dire che se deve scegliere tra salvare un bambino e un cane, scegliere di salvare il cane e non il bambino.
    Queste sono cose che a me fanno urtare e di parecchio tanto che non riesco ad accettarle.
    Non vedo perché mi devo sentire un mostro solo perché a me la carne piace e non intendo rinunciarci per nessun motivo al mondo. E come io non condivido ma rispetto le tue idee, pretendo che dall'altra parte sia la stessa cosa.

    Ho apprezzato molto questa discussione, per la prima volta non ho letto insulti da nessuna parte.
     
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