Ma è proprio vero che realizzare eBook ha costi bassissimi?

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  1. Lizy.Luminos
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    CITAZIONE
    In questi giorni la rete si sta infervorando a margine di una querelle tra Amazon e Hachette per via del costo degli eBook, del loro prezzo di vendita al pubblico e del margine di profitto che va all’editore, all’autore e a chi vende. Come spesso accade in situazioni come queste, ognuno ha la propria idea: ed è giusto che sia così. Ci sono però dei dati oggettivi dai quali non si può prescindere: uno di questi è il costo di realizzazione degli eBook. C’è la diffusa credenza che realizzare un eBook abbia costi irrisori se non addirittura nulli. Nulla di più falso: chi porta avanti questi ragionamenti probabilmente confonde una casa editrice con una tipografia (confusione che, spesso, fanno moltissimi autori, soprattutto esordienti, quando chiedono a destra e a manca come stampare il proprio libro, non come pubblicarlo: (anche) da qui abbiamo un enorme proliferare di case editrici a pagamento, ma questo è un altro discorso).

    Faccio un esempio concreto in modo da potermi spiegare meglio. Prendiamo il caso di un libro che nasce direttamente in eBook, quindi non è la versione digitale di un libro cartaceo. Quali passaggi ci sono dietro alla pubblicazione di un libro del genere? Una trattazione esaustiva è data dal video in apertura di post. In media, per una casa editrice di piccole/medie dimensioni, abbiamo la seguente situazione:

    L’autore scrive il testo e poi, dopo aver individuato l’editore che secondo lui potrebbe essere interessato alla pubblicazione del libro, glielo invia;
    l’editore riceve il testo, lo legge e/o lo fa leggere al proprio comitato di lettura e lo accetta in catalogo e quindi mette l’autore sotto contratto;
    il testo passa attraverso varie fasi: editing e prima correzione, impaginazione, correzione delle bozze, revisione;
    nel frattempo lo studio grafico lavora alla copertina, valutando se contattare un illustratore o acquistare un’immagine;
    il libro, visto, rivisto, corretto e impaginato, diventa un eBook;
    l’eBook viene messo in vendita.

    Le prime quattro fasi di questo processo sono uguali per tutti i libri, siano essi digitali, cartacei o stampati, che so, su foglia d’oro. Sono gli stessi e hanno dei costi, inutile negarlo (provate a chiedere un preventivo per la correzione di bozze o per l'editing e via dicendo).

    Una piccola digressione: in rete spesso si scrivono commenti agli articoli senza nemmeno leggerli, fermandosi soltanto al titolo. Se siete arrivati a leggere fino a qui probabilmente continuerete la lettura di tutto il post. Se decidete di commentare, vi chiederei di scrivere nel commento la parola: anguria, così sappiamo che stiamo parlando a ragion veduta e non semplicemente per aver letto il titolo del post.

    Cosa cambia? Non ci sono le spese di tipografia, non ci sono le spese di magazzino ed è assente la voce spedizione (con tutto quel che comporta: buste, etichette, spese postali o di corriere).

    Per quel che riguarda le spese di stampa del libro, è vero che si tratta di una voce importante, ma non si deve nemmeno credere che la realizzazione di un eBook ben fatto non abbia i suoi costi. In giro si trovano service che realizzano eBook facendoli pagare pochissimi centesimi a pagina: e poi avrete un eBook da pochi centesimi! Realizzare un buon eBook, che sia leggibile su tutti gli eReader ha i suoi costi: certo, meno elevati dei costi di stampa tipografica, ma ha sempre i suoi costi.

    Negli eBook le spese di magazzino non ci sono: queste spese possono variare significativamente da editore a editore, in base alle copie stampate, come anche alle scelte operate dall’editore stesso (vale a dire: gestisce il magazzino in proprio o lo affida a terzi? Nel caso in cui lo gestisca in proprio, il locale è di proprietà o è in affitto? Ha un magazzino talmente grande che necessita di un magazziniere?).

    Gli eBook hanno, come il cartaceo, le spese di distribuzione: variano le percentuali, ma i distributori digitali come anche gli store trattengono una percentuale sulle vendite. Non crederete mica che Amazon devolva all'editore l'intero prezzo di copertina, vero?

    C'è poi l'IVA: non dimentichiamo che sui libri digitali l'IVA è al 22%, mentre per i libri cartacei è al 4% (e, se assolta dall'editore, pagata in maniera forfettaria).

    La realizzazione di un eBook costa meno che stampare un libro, e questo è innegabile. Ma ha i suoi costi. Questo, a mio modo di vedere, significa che se il libro cartaceo ha un prezzo di copertina di 15 euro, la versione eBook non può certamente avere il prezzo di euro 9,99. Ma nemmeno di euro 0,99 (a proposito degli eBook a 0,99: una mia personale indagine, fatta senza alcun criterio scientifico e quindi senza alcun valore, mi ha portato a notare che non è affatto vero che un eBook che costi meno di un euro abbia più possibilità di essere venduto rispetto a uno che ne costa tra i 2 e 5).

    Articolo di Roberto Russo - martedì 5 agosto 2014, boooksblog.it
     
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    Lo posto qui, perché mi sembra la discussione più appropriata piuttosto che aprirne una nuova.

    Via libera della Camera all’abbassamento dell’Iva sugli ebook

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    CITAZIONE
    Nei giorni scorsi si è molto parlato della discutibile tassazione al 22% degli ebook, ben maggiore del 4% previsto per i libri cartacei. Siamo stati volentieri sostenitori anche noi dell’iniziativa #unlibroèunlibro, che ha coinvolto sempre più scrittori e personaggi del mondo della cultura con l’obiettivo di porre fine a questa iniquità.
    In realtà questa discrepanza è una stortura a livello europeo, tanto che pochi giorni fa era arrivata una doccia fredda a causa della bocciatura del Parlamento di Strasburgo dell’equiparazione dell’iva.
    Ora, invece, gli sforzi del ministro Franceschini sembrano, per ora, aver ottenuto un risultato positivo. Come ha annunciato lui stesso con un tweet è arrivato il via libera della Commissione Bilancio della Camera agli emendamenti alla legge di Stabilità presentati da tutti i gruppi. Tra questi anche l’abbassamento dell’iva sugli ebook dal 22% al 4%.
    Le risorse necessarie a coprire in bilancio il minore gettito – si parla di poco più di 7 milioni di euro – saranno recuperate dal fondo per interventi strutturali di politica economica. Come vediamo qui sotto, il ministro gioisce. Lo facciamo anche noi, nella speranza che, in caso di approvazione definitiva della legge, gli editori adeguino prontamente i prezzi dei libri digitali.

    Fonte: comingsoon.it
     
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1 replies since 5/8/2014, 12:14   43 views
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