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.Da un'eccessiva sensibilità? Quando gli altri dicono cose che ti fanno stare male, come alzare i muri? Come non farsi vedere, essere vulnerabile? Come imparare a non sentire i sentimenti in maniera così forte? Praticamente ferirmi è facilissimo, sono sempre sincera e buona, e non ho neanche una difesa. Chiunque può entrare e scombussolarmi tutta...
In realtà non cerco consigli, cioè se ci fossero tanto meglio, ma le risposte che cerco sono complesse, lo so. Possiamo anche semplicemente parlarne. Voi come siete? Qualcuno ha questo problema?
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Anice Stellato .
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Io ero così da adolescente: una parolina era in grado di ferirmi e, ancor di più, un comportamento "strano". Spesso stavo male perchè non riuscivo neanche a reagire.
Le cose sono cambiate quando sono cresciuta e ho conosciuto altre persone, che mi hanno un po' contagiata con la loro freddezza e col loro modo di fare. Ora, se qualcosa mi va storto, sbraito e dico la mia senza tanti mezzi termini, cosa che non ero in grado di fare perchè quando restavo male per qualcosa mi chiudevo a riccio. Mi sono fatta forza e mi sono imposta di diventare più dura: ho ottenuto però di esserlo diventata troppo, specie in determinati contesti.
Credo che alla fin fine ognuno debba trovare un proprio modo di reagire e debba costruirsi proprie difese. Io ho costruito muri alti intorno a me e ho segnato a terra una linea rossa, che quasi nessuno oltrepassa. Mi metto quindi nelle condizioni di non soffrire.
Chi si fa pecora, il lupo se lo mangia. Bisogna avercele quadrate per non soccombere.. -
(elettrica) .
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L'eccessiva sensibilità è sempre stata un mio problema. Ma non tanto nel senso che mi faccia star male quello che dicono gli altri (lì un pizzico di autostima aiuta), tanto che purtroppo tutto mi colpisce. Ieri ho pianto quando due miei amici hanno annunciato che si erano sposati all'insaputa di tutti. Piango al funerale di chi non conosco. Mi fanno piangere i film tristi. Mi viene da piangere quando qualcuno mi racconta la propria storia ed è una storia triste.
Una soluzione? Non so se esiste.... -
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per perdere l'inclinazione al pianto, all'empatia, alla sensibilità il costo, secondo me, è alto. per farlo bisogna prendere le distanze, reagire freddamente ad ogni impulso esterno, essere totalmente stronzi, in parole povere. ci sono passata, più che dal pianto facile sono passata dall'essere toccata dagli eventi esterni. Crescendo ho imparato a fare la stronza, per un pò è andata anche bene poi il tutto è imploso. A conti fatti, reprimere quel che si è non fa mai bene, cercare di smussare gli angoli può essere un passo, ma cambiare del tutto non è mai consigliabile. . -
(elettrica) .
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Molti mi hanno detto che la mia empatia e sensibilità sono doni preziosi. A me sembrano fregature. Sono una che sa apparire agli altri fredda, distante, anche stronza, ma solo perché so nascondere bene le mie lacrime. Chi mi conosce bene sa come sono. Sa che ho pianto per tre giorni quando ho investito una lepre. Sa che quando facendo volontariato incontro qualche storia triste poi la sera singhiozzo nel cuscino. Però ho imparato a controllarmi di fronte agli altri. Credo di non riuscire a fare più di così, neppure volendo. . -
Masque .
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Krig, anche io sono così.
Mi ferisce tutto e piango per tutto, solo che ho imparato a non farlo vedere agli altri. Non ti so dire perché, forse penso che le persone se ne fregano di me, ho vergogna a farmi vedere debole, anche dalla mia famiglia.
Non so come si fa, ma immagino che le esperienze vissute facciano molto..
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