Gravidanze difficili: portarle a termine è egoismo?

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  1. Anice Stellato
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    Guardate il video sotto spoiler, l'ho beccato stasera casualmente e in me sono nate tantissime domande.
    Secondo voi, quando si hanno gravidanze complicate e difficili, è un atto di egoismo portarle comunque a termine e far nascere il bambino? Secondo me, un po' sì: i genitori dovrebbero pensare innanzitutto alla salute fisica e mentale del proprio figlio. Me lo immagino quando inizierà la scuola, come verrà preso di mira dal coglione ignorante di turno...

    Che ne pensate? Date anche un'occhiata ai commenti su YT sotto al video stesso, ci sono spunti interessanti. Tenete presente che si parla di handicap molto gravi e invalidanti.
     
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    Invertirei i termini: una donna che decide di abortire un bambino X è altruista?
    Considerando che sappiamo poco della ragazza nel video e della patologia di suo figlio è complicato prendere una posizione. Il bambino potrebbe avere una normale aspettativa di vita (e la chirurgia estetica potrebbe aiutare molto, inoltre non ho mai letto di statistiche che vedono le persone con gravi deformità più depresse di quelle normali). Oppure nessuno poteva sapere esattamente che tipo di patologia avesse prima che nascesse.
    In questi casi è fondamentale il consultorio medico. Sono i medici che devono elencare alla coppia i pro e i contro del dare alla luce un figlio con una determinata patologia. Ma penso che non sia facile partorire, e poi avere la certezza di allevare un figlio per 13 anni, prima che lui muoia di infarto perché ha la progeria. Sono queste le cose che dicono i medici alla coppia. Penso che se dei genitori decidono di continuare la gravidanza è per puro amore e per istinto parentale.
    Bisognerebbe chiedere a queste persone cosa pensano, se preferirebbero essere state abortite o se ringraziano di poter vivere per una manciata di anni...
     
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  3. Masque
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    Io sono contro l'aborto in generale; ho visto il video e la patologia che ha Christian non mi sembra proprio non compatibile con la vita, altrimenti ammazziamo tutti i ciechi, i sordi e i muti..e stiamo a posto.
    Se avesse una patologia che lo porterebbe a morte dopo pochi mesi o anni, allora FORSE se ne può parlare, bisogna valutare problema per problema.
    Ed è una cosa terribile, alla moglie di mio cugino hanno detto all'OTTAVO mese di gravidanza che sua figlia non sarebbe sopravvissuta, lei ha portato avanti la gravidanza fino alla fine, la piccola è nata e dopo un'ora, morta, hanno fatto battesimo e funerale insieme, sono cose che ti distruggono la vita e bisogna pensarci molto bene.
     
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  4. (elettrica)
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    Credo non si possa parlare di egoismo, nè in un senso nè nell'altro: sono scelte molto personali, che ognuno deve fare nel proprio intimo.
    In linea generale, comunque, sposo quanto detto da Kri.
     
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  5. Anice Stellato
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    Io non so cosa pensare. Due genitori che mettono al mondo un figlio con questa patologia devono mettere in conto che dovranno stargli accanto sempre.
    A me ha colpito un aspetto: l'ignoranza e la cattiveria che il bambino incontrerà nella sua vita. Mi immagino come potrà sentirsi, potrebbe colpevolizzarsi e condurre comunque un'esistenza non certo rosea. Ma non per l'handicap in sé, no. Per colpa degli altri.
     
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    Sono d'accordo con chi scrive che è una scelta personale, il piccolo non sa di essere nato "diverso" lo saprà a causa di altri e ci scenderà a patti. Non condivido sul fatto di stargli per sempre accanto, penso che possa vivere tranquillamente come tanti altri non vedenti a meno che io non mi sia persa qualche dettaglio. La chirurgia estetica fa miracoli ma, in questo caso, quando un giorno la chirurgia lo farà apparire diverso da adesso, lui avrà una certezza, che le persone che gli sono accanto, che i suoi genitori, sono persone coraggiose, che gli vogliono bene e potrà essere fiero di questo. Tutto il resto è relativo, ognuno fa le sue scelte e se ne prende la totale responsabilità. Che sia giusto o sbagliato non sta agli altri giudicare.
     
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  7. rincogliominasi
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    Sapete, io ho preso un Bonsai alla Croce Rossa (sì ora faccio anche quello). Beh mi mettevo incantato a vedere quella pianta in casa quando ho notato e scoperto come la fanno diventare bonsai. Usano le proprietà osmotiche, riducendo l'afflusso si acqua e quindi la pianta non cresce. Lo fanno con del fil di ferro. L'ho tolto tutto.

    Chi siamo, noi esseri umani, per dire no a una vita? Una vita quando può essere tale, non parlo di quando è destinata a non vita (sono pro eutanasia). Sti ragazzi hanno regalato il loro amore a quello che è loro figlio. E questo regalare amore porta sacrifici che non possiamo immaginare.

    La scelta è personale, è umana, è più o meno etica. E ci vuole coraggio, in un verso o nell'altro. Tanto vale fare quella che porta al sorriso.
     
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  8. Ankh
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    Per quanto riguarda lo specifico caso del video, non so cosa significhi esattamente curare una cheiloschisi, ma sicuramente nel campo della chirurgia estetica ci sono gli strumenti e le competenze per rendere palato e labbra funzionali allo scopo (oltre che esteticamente nella norma... aspetto questo che "dovrebbe" essere secondario rispetto al primo). Per quanto riguarda l'essere nato senza bulbi oculari e quindi da non vedente, bisogna considerare che la scienza fa passi da gigante. Ma se anche così non fosse si può vivere perfettamente anche da non vedenti. Occorrerà sviluppare strategie per muoversi nell'ambiente, imparare l'uso del bastone, il braille, utilizzare i tantissimi dispositivi informatici a disposizione dei non vedenti ma alla fine si potrà avere una vita completa e indipendente.

    CITAZIONE (Anice Stellato @ 17/5/2014, 20:46)

    Secondo me, un po' sì: i genitori dovrebbero pensare innanzitutto alla salute fisica e mentale del proprio figlio. Me lo immagino quando inizierà la scuola, come verrà preso di mira dal coglione ignorante di turno...

    CITAZIONE (Anice Stellato @ 19/5/2014, 12:54)
    Io non so cosa pensare. Due genitori che mettono al mondo un figlio con questa patologia devono mettere in conto che dovranno stargli accanto sempre.
    A me ha colpito un aspetto: l'ignoranza e la cattiveria che il bambino incontrerà nella sua vita. Mi immagino come potrà sentirsi, potrebbe colpevolizzarsi e condurre comunque un'esistenza non certo rosea. Ma non per l'handicap in sé, no. Per colpa degli altri.

    non so Anice, tu conosci persone disabili? Come ti sembra che vivano? Sicuramente per loro sarà più difficile, ma non impossibile. Se riprendiamo il caso specifico del video, i genitori non solo non dovranno essergli accanto sempre ma con probabilità molto buone e grazie anche al loro impegno vedranno il proprio figlio condurre un'esistenza felice.
    Per quanto riguarda il discorso "altri": l'ignoranza della gente va "semplicemente" combattuta. Non può e non deve diventare un ostacolo.
     
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  9. Anice Stellato
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    CITAZIONE (Ankh @ 25/5/2014, 10:28) 
    non so Anice, tu conosci persone disabili? Come ti sembra che vivano? Sicuramente per loro sarà più difficile, ma non impossibile.

    Ankh, ho una sorella affetta da tetraparesi spastica. Cosa vuol dire, in soldoni? Vuol dire che ha 40 anni e non ha mai camminato, è un vegetale e sta in posizione supina da quando è nata. Non parla, non interagisce col mondo circostante, non comprende nulla.
    Come mi sembra che viva? Non vive, semplicemente. Nel senso che la sua non è vita. E per mio padre è una sofferenza immensa vederla in quello stato.
     
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    CITAZIONE (Anice Stellato @ 25/5/2014, 21:37) 
    CITAZIONE (Ankh @ 25/5/2014, 10:28) 
    non so Anice, tu conosci persone disabili? Come ti sembra che vivano? Sicuramente per loro sarà più difficile, ma non impossibile.

    Ankh, ho una sorella affetta da tetraparesi spastica. Cosa vuol dire, in soldoni? Vuol dire che ha 40 anni e non ha mai camminato, è un vegetale e sta in posizione supina da quando è nata. Non parla, non interagisce col mondo circostante, non comprende nulla.
    Come mi sembra che viva? Non vive, semplicemente. Nel senso che la sua non è vita. E per mio padre è una sofferenza immensa vederla in quello stato.

    ci sono tanti livelli di disabilità, una tetraparesi spastica non è minimamente paragonabile alla disabilità data dalla cecità o da altre forme di difficoltà motorie e simili.
     
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9 replies since 17/5/2014, 19:46   95 views
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