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.Leggendo un topic sul forum mi è venuto in mente questo argomento... le denunce. Ho avuto modo di notare come negli ultimi anni ci sia stato un picco di denunce, soprattutto per quel che riguarda le occasioni più banali. Una volta potevi tranquillamente litigare con qualcuno dire e farsene dire di cotte e di crude e dopo poco, possibilmente, si andava a bere qualcosa insieme, adesso, invece, bisogna stare attenti a tutto perchè quando meno te lo aspetti può scattare una denuncia per delle sciocchezze! Ho letto tempo fa addirittura che un tipo ha subito un processo per aver messo mi piace ad un'affermazione che calunniava un'altra persona.
Per non parlare dell'iter burocratico italiano, fai una denuncia oggi, arrivi in tribunale tra un anno e se ti va bene, tra rinvii e problemi vari, te ne liberi (assolto, con ammenda o con problemi più seri), dopo almeno 5 anni.
Mi chiedo che senso abbia rovinarsi l'esistenza e rovinare quella degli altri per cose così futili che potrebbero benissimo essere risolte pacificamente?
Non è che si sta facendo un abuso delle leggi? E, tra le altre cose, non sarebbe utile indagare veramente prima di passare le carte in mano ai giudici con enorme dispendio di soldi dello stato?
Che ne pensate? vi è mai capitato di denunciare o essere denunciati per cose futili?
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(elettrica) .
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A me personalmente non è capitato, ma avendo seguito per due anni la cronaca giudiziaria ne ho sentite davvero di ogni. Vicini di casa che si querelavano e controquerelavano per ogni sospiro, zii e nipoti che si denunciavano per un muretto storto. La gente ha del gran tempo da perdere... . -
Anice Stellato .
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A me non è mai capitato nulla e neanche alla mia famiglia in generale. Però oggi mio padre ha avuto una lettera di un avvocato locale, con cui viene chiamato a fare il testimone per la caduta di una signora su un marciapiede, che non ha neanche costruito lui (è operaio comunale e in genere fa di questi lavori). Lui neanche era presente alla scena, quindi ci abbiamo tutti riso su, però intanto sono bei grattacapi.
Comunque concordo, si ha molto tempo da perdere. Credo che, poi, sia veramente schifoso quando si arriva alla via legale all'interno della propria famiglia: ma risolverla di persona no eh?. -
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io ho il dentino avvelenato in merito perchè mi è successo, un tizio mi ha denunciata per qualcosa di cui non ho la più pallida idea ma che dato il mio "stile di vita" se così si può dire, ha presupposto che fosse colpa mia. morale, mi ha trascinata in tribunale ed ho dovuto pagare un avvocato di tasca mia intanto, poi, se dovessi vincere mi dovrebbe rimborsare i danni morali e materiali ma dato che non possiede nulla mi attaccherò al bip! sempre che io ne esca pulita, cosa di cui dubito fortemente. . -
Ankh .
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si effettivamente la condivido questa riflessione, c'è una sorta di desiderio di giustizia personale che si concentra più su piccole cose piuttosto che sulle grandi ingiustizie sociali di fronte alle quali invece si chiudono tutti e due gli occhi. A me non è mai successo, ne in un senso né nell'altro. Francamente se qualcuno mi offendesse pesantemente non credo che querelerei nemmeno (certo forse dovrei trovarmici prima di dirlo >_<) perché non ne vedo il senso e questa moda del "ti querelo" per esempio non la capisco... l'unico senso che vedo è un desiderio di vendetta. Ecco, probabilmente è questo confine tra vendetta e giustizia che sta diventando sempre più labile. .
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