Il reportage e la fotografia sociale

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  1. (elettrica)
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    Visto che da alcuni anni insegno fotografia sociale e reportage, mi piacerebbe condividere con voi qualche concetto, se vi può interessare. Naturalmente sono ben accette osservazioni e quant'altro: il confronto è sempre propedeutico alla crescita professionale!


    Un po’ di storia


    La fotografia cosiddetta documentaria (termine introdotto per la prima volta negli Stati Uniti verso la metà degli anni '30 per descrivere l'attività dei fotografi della Farm Security Administration) vede le sue origini in Inghilterra nel 1877, con l'uscita del volume Street Life in London (Vita nelle strade di Londra), scritto a quattro mani da John Thomson e Adolph [mith ed illustrato con 37 fotografie scattate da Thomson nei quartieri poveri della capitale. Le immagini inserite, stampate con la raffinata tecnica della woodburytipia, contribuirono a far si che il libro avesse sul pubblico un impatto notevolissimo a causa della carica di autenticità e di immediatezza che le fotografie portavano con se.
    Quando si parla di fotografia sociale e documentaria negli Stati Uniti, la mente corre subito ai nomi di Jacob A.Riis, Lewis W. Hine ed a quelli dei fotografi della Farm Security Administration (Fsa), una struttura nata ai tempi della Grande Depressione per volere del Presidente Franklin Delano Roosevelt , organizzata e diretta dall'economista Roy E. Stryker. Tra gli autori più importanti sul piano della qualità e della quantità del lavoro sono senz'altro da ricordare Walker Evans, Dorothea Lange, Ben Shahn (forse più noto come pittore), Arthur Rothstein, Jack Delano, Gordon Parks, John Vachon, Marion Post Wolcott, Carl Mydans, Russel Lee, Palmer, Paul Carter e John Collier.
     
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0 replies since 24/4/2014, 08:12   12 views
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