Mondadori ha comprato il social dei libri aNobii

Il mondo editoriale cambia con velocità sorprendente e gli editori tradizionali sono costretti ad adeguarsi. Se all’estero è pratica comune, in Italia accade più raramente e con una certa lentezza. Anche per questo motivo la notizia dell’acquisto da parte di Mondadori del social network internazionale aNobii sembra significativa.
La comunità di lettori è piuttosto ampia, sono iscritti un milione di utenti, di cui trecentomila in Italia. L’interazione è legata alla possibilità di aggiungere al proprio profilo i libri letti, ma anche quelli solo comprati o non finiti, con la possibilità di inserire una recensione o dei commenti. La socialità sta nella condivisione di librerie virtuali con gli altri, alla ricerca di affinità di gusto.
“Una piattaforma per ascoltare i lettori è fondamentale per la crescita del digitale nei libri e per la costruzione della casa editrice del futuro”. Parole di Ernesto Mauri, amministratore delegato di Mondadori. Queste invece le parole del fondatorie di aNobii, Greg Sung: “la nostra missione è da sempre quella di dar vita a una comunità dove i lettori di tutto il mondo possano condividere, approfondire e alimentare la loro comune passione per la lettura e i libri. Con questo accordo abbiamo finalmente le risorse per portare avanti questa missione in modo ancora più incisivo”.
aNobii è stato fondato nell’agosto 2006 a Hong Kong. Attualmente è diffuso in quindici lingue e classifica oltre 40 milioni di libri. Il nome deriva dall’Anobium punctatum, il cosiddetto “tarlo della carta”, con cui nei paesi di lingua inglese viene indicato colloquialmente chi passa molto tempo sui libri.