La prima comunità gay all’interno della Chiesa cattolica tedesca

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  1. Ankh
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    CITAZIONE
    La prima comunità gay all’interno della Chiesa cattolica tedesca
    A Francoforte si tenta di conciliare fede cattolica e amore per persone dello stesso sesso, un esperimento che lenisce il dolore provocato dalla gerarchia ecclesiastica

    Uno spazio comune dove raccontare le proprie storie e vivere la fede serve ai cattolici gay per poter conciliare il loro credo cattolico con la condanna della Chiesa. L’esperienza della prima comunità omosessuale all’interno della Chiesa cattolica tedesca ha però dato forza e coraggio a chi cerca di conciliare fede e amore per persone dello stesso sesso.

    COMUNITÀ GAY E CATTOLICA - All’interno della Chiesa cattolica esistono alcuni progetti pensati dalle parrocchie locali per instaurare un dialogo con i proprio fedeli omosessuali. Una deviazione dalla classica linea di condanna di questo orientamento sessuale che è stata pronunciata dal Vaticano in questi ultimi decenni, anche se l’arrivo al soglio di Pietro di Papa Francesco ha un po’ smussato l’intransigenza dei suoi predecessori. All’interno della parrocchia di Maria Hilf im Gallus, una località di Francoforte sul Meno, la capitale finanziaria della Germania, si trova un esperimento che ormai dura da tempo, che si chiama « Progetto: cattolico e gay». Una comunità che da tempo punta a riunire i fedeli che vivono il dilemma del proprio orientamento omosessuale, opposto a quanto dice la dottrina ecclesiastica. Il progetto è stato contestato da alcune anime conservatrici della diocesi di Limburgo, finita recentemente sulle cronache nazionali ed internazionali per la lussuosa reggia milionaria costruita dal vescovo Tebartz-Van Alst. Uno dei suoi predecessori, il porporato Franz Kampfhaus, aveva però dato il suo consenso a questo esperimento.

    LA CHIESA FERISCE – Il teologo Gregor Schorberger, ha seguito questo progetto sin dalla sua fondazione, ed ha pubblicato un libro, che è stata tesi del suo dottorato, su come è stato vissuto questo esperimento dai fedeli gay della parrocchia di Maria Hilf im Gallus. Secondo le indagini del teologo è emerso come sia fondamentale, per i cattolici omosessuali, avere un luogo riconosciuto dove si sentano accettati all’interno della comunità ecclesiastica. Schorberger rimarca come questo progetto abbia riportato molte persone alla Chiesa, che si sentivano esclusi e discriminati dalle posizioni della gerarchia contro il loro orientamento sessuale. Una comunità omosessuale riconosciuta in una parrocchia ha permesso loro di lenire il dolore provocato dall’impostazione della Chiesa, una vera e propria ferita per chi è gay e crede in Dio e nell’insegnamento di Gesù Cristo.
    RICONCILAZIONE CON LA FEDE - Grazie a questa esperienza molte persone hanno ritrovato il coraggio di vivere la propria fede e sviluppare la propria spiritualità senza paura. I gay e le lesbiche si sentono compresi in questa comunità , rimarca lo studio del teologo, e possono imparare a riconciliarsi con la loro biografia, resa difficile proprio dall’ostilità cattolica alle persone di orientamento omosessuale. Schorberger rimarca come «anche oggi serva coraggio per dichiararsi gay nella nostra società. Ancora di più ne serve per vivere la propria fede in modo aperto da omosessuale. In questo modo possono essere curate le ferite profondo che sono in parte scaturite dall’atteggiamento di profonda ostilità della stessa Chiesa verso chi ama persone dello stesso sesso. In questa comunità i gay riescono a percepire di essere accettati da Dio per quello che sono, con i loro pregi ed i loro difetti».

    CAMBIAMENTO CATTOLICO – Uno degli aspetti più interessanti rilevati da Schorberger è la modifica dell’atteggiamento della stessa Chiesa nei confronti di questa comunità di fedeli gay. Alcuni esponenti della gerarchia, come i preti locali, il personale religioso ed alcune parti della diocesi, ne sono rimasti positivamente influenzati. La missione pastorale della Chiesa ne viene rafforzata secondo il teologo, grazie alla maggiore credibilità basata su un vero confronto. In questa prospettiva l’esempio della parrocchia di Francoforte ha dato alcuni frutti positivi, tanto che in altre diocesi della Chiesa cattolica sono stati poi fondati altri punti di incontro tra fedeli omosessuali e gerarchie ecclesiastiche locali. Un piccolo cambiamento che parte dal basso, e che trova consenso anche nelle opinioni degli altri fedeli. Come rimarcato dalla consultazione decisa da Papa Francesco sui temi etici, la severa condanna dell’omosessualità non viene compresa da una larga parte dei cattolici tedeschi. Il nuovo pontefice avrebbe dunque un esempio su cui investire nel caso volesse contribuire a rivoluzionare il rapporto tra Chiesa e comunità Lgbt.
    fonte:giornalettismo.it

    Mi sono sempre domandata come si possa essere gay e cattolici allo stesso tempo...Da non credente mi viene facile vederne l'assoluta incompatibilità. Comunità come queste sono sicuramente un modo per aiutare chi comunque vive questo conflitto. A parte questo però, stento a vedere una possibile conciliazione tra le due realtà.

    Voi cosa ne pensate?
     
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  2. Il Riflesso
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    Rimango sorpresa dallo scoprire che ci sono davvero passaggi nel vecchio testamento su questa cosa... pensavo fosse un'aggiunta del medioevo o uno dei soliti travisamenti delle scritture.
    E' insensato che la Fede, quella che dovrebbe essere sostegno, tagli fuori tutta una schiera di persone per qualcosa che con la religione, tutto sommato, non ha niente a che fare. Questo sta emergendo e con il tempo cambierà, come tante altre cose sono cambiate... piano, con i suoi tempi, ma l'importante è che si inizi a rendersene conto.
     
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  3. Alberich Von Vindus
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    L'ebraismo è sempre stato omofobo e lo sono di conseguenza anche i suoi derivati: il cristianesimo e l'islam. La cosa semmai da indagare sarebbe il motivo per cui la chiesa ha rifiutato diverse norme del vecchio testamento (per esempio al circoncisione o i divieti alimentari)ma ha conservato quelli antiomosessuali.

    CITAZIONE (Il Riflesso @ 7/3/2014, 09:43) 
    E' insensato che la Fede, quella che dovrebbe essere sostegno, tagli fuori tutta una schiera di persone per qualcosa che con la religione, tutto sommato, non ha niente a che fare.

    Perchè? Le religioni sono un'invenzione umana, anche se poi assumono vita propria, quindi non esiste alcun criterio oggettivo per determinare cosa abbia a che fare con la religione e cosa no. Parlo del concetto di religione in generale non delle singole fedi ovviamente.
     
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  4. Il Riflesso
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    Forse perchè secondo il mio criterio soggettivo quell'aspetto della vita non centra con il credo.

    Chi ha inventato la religione lo ha fatto pensando a delle regole che potessero guidare per il meglio un gruppo. Poi erano umani e limitati(omofobi e con delle regole che dal loro punto di vista avevano senso) e altri umani hanno recepito e talvolta traviato quello che i primi intendevano fare (togliendo regole scomode o di cui non capivano più il significato, come la circoncisione o i divieti alimentari, o al contrario acuendo altri aspetti altrettanto stupidi dal nostro punto di vista).
    E' una cosa che accade ciclicamente, evolvendosi in continuazione e non c'è motivo per cui non possa cambiare ancora
    Tremila e duecento anni fa chi ha scritto "Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole" aveva i suoi motivi... magari molto semplici, ad esempio che se diceva diversamente lo lapidavano all'istante e ogni cosa che poteva produrre sarebbe andata persa. Insieme a questa grande boiata c'erano cose buone e necessarie che dovevano essere recepite.

    Sono passati più di tremila anni e le cose sono cambiate. Il ruolo stesso della religione è cambiato.
    Forse sono io che ho recipto in modo tutto sballato, ma secondo quello che han provato ad inculcarmi un peccatore va aiutato a tornare sulla retta via, non isolato.
    Praticamente i divorziati erano scomunicati e gi omosessuai un abominio anche se teoricamente, in quanto peccatori secondo la stessa chiesa, avrebbero dovuto essere sostenuti e aiutati più degli altri.
    Il conflitto non è con la religione ma interna a questa, fra ciò che dice e ciò che fa.
     
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  5. Anice Stellato
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    CITAZIONE
    Tremila e duecento anni fa chi ha scritto "Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole" aveva i suoi motivi... magari molto semplici, ad esempio che se diceva diversamente lo lapidavano all'istante e ogni cosa che poteva produrre sarebbe andata persa.

    Certo che aveva i suoi motivi. Non scordiamoci che queste "regole" sono nate in seno a comunità seminomadi di poche persone, abitanti del deserto, che vivevano con quegli animali che riuscivano ad adattarsi all'ambiente e coltivando quelle 2-3 sterpaglie che potessero sfamare la comunità... con tutte le difficoltà del caso.
    Il fatto che si vieti di mangiare crostacei e carne di maiale ha un suo senso: vi immaginate la carne, nel deserto, con 40°, come può mantenersi? E' una minaccia per la sopravvivenza della comunità. Così come è una minaccia avere rapporti omosessuali, perchè di fatto non si assicura la continuazione delle famiglie e della tribù intera.
    E' ovvio che oggi queste regole ci sembrano assurde, e infatti lo sono. Ma sono nate in un contesto ben preciso. La chiesa sbaglia nel non adattarsi ai tempi che cambiano.
     
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  6. Il Riflesso
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    Ecco XD probabilmente un esempio molto calzante. Aveva un suo perchè che fosse così.

    CITAZIONE (Anice Stellato @ 8/3/2014, 10:40) 
    La chiesa sbaglia nel non adattarsi ai tempi che cambiano.

    La chiesa sbaglierebbe a non adattarsi ai tempi che cambiano. E' lenta, ma non statica.
     
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  7. Alberich Von Vindus
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    CITAZIONE (Il Riflesso @ 8/3/2014, 10:06) 
    Forse perchè secondo il mio criterio soggettivo quell'aspetto della vita non centra con il credo.

    Soggettivo, appunto.

    CITAZIONE
    Chi ha inventato la religione lo ha fatto pensando a delle regole che potessero guidare per il meglio un gruppo. Poi erano umani e limitati(omofobi e con delle regole che dal loro punto di vista avevano senso)

    Non scivolare nell'evemerismo :). Le tradizioni religiose non hanno per forza una spiegazione razionale dietro.

    CITAZIONE
    e altri umani hanno recepito e talvolta traviato quello che i primi intendevano fare (togliendo regole scomode o di cui non capivano più il significato, come la circoncisione o i divieti alimentari, o al contrario acuendo altri aspetti altrettanto stupidi dal nostro punto di vista).
    E' una cosa che accade ciclicamente, evolvendosi in continuazione e non c'è motivo per cui non possa cambiare ancora

    Ovvio ma vanno analizzati i criteri decisionali che determinano le singole scelte.

    CITAZIONE
    Tremila e duecento anni fa chi ha scritto "Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole" aveva i suoi motivi... magari molto semplici, ad esempio che se diceva diversamente lo lapidavano all'istante e ogni cosa che poteva produrre sarebbe andata persa. Insieme a questa grande boiata c'erano cose buone e necessarie che dovevano essere recepite.

    Nella storia nulla è necessario.

    CITAZIONE
    Sono passati più di tremila anni e le cose sono cambiate. Il ruolo stesso della religione è cambiato.

    Dipende dalla religione.

    CITAZIONE
    Forse sono io che ho recipto in modo tutto sballato, ma secondo quello che han provato ad inculcarmi un peccatore va aiutato a tornare sulla retta via, non isolato.
    Praticamente i divorziati erano scomunicati e gi omosessuai un abominio anche se teoricamente, in quanto peccatori secondo la stessa chiesa, avrebbero dovuto essere sostenuti e aiutati più degli altri.

    Il problema è che per il cristianesimo l'omosessuale compie un peccato nel momento in cui prova attrazione per una persona del suo stesso sesso e magari ci fa pure l'amore. Insomma l'omosessuale per non peccare dovrebbe castrarsi.

    CITAZIONE
    Il conflitto non è con la religione ma interna a questa, fra ciò che dice e ciò che fa.

    La soluzione è semplice: cambiare religione.
     
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  8. Ankh
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    CITAZIONE (Il Riflesso @ 8/3/2014, 10:06) 
    Forse sono io che ho recipto in modo tutto sballato, ma secondo quello che han provato ad inculcarmi un peccatore va aiutato a tornare sulla retta via, non isolato.
    Praticamente i divorziati erano scomunicati e gi omosessuai un abominio anche se teoricamente, in quanto peccatori secondo la stessa chiesa, avrebbero dovuto essere sostenuti e aiutati più degli altri.
    Il conflitto non è con la religione ma interna a questa, fra ciò che dice e ciò che fa.

    sostenuti e aiutati... a cambiare si sottintende. Se siano stati isolati o aiutati a "tornare sulla retta via" poco cambia dal mio punto di vista perché si parte comunque dal concetto di peccato, di errore...
    CITAZIONE (Alberich Von Vindus @ 8/3/2014, 15:49) 
    Il problema è che per il cristianesimo l'omosessuale compie un peccato nel momento in cui prova attrazione per una persona del suo stesso sesso e magari ci fa pure l'amore. Insomma l'omosessuale per non peccare dovrebbe castrarsi.

    Infatti.

    Questa "apertura" (fermo restando che con tutta probabilità sarà davvero di aiuto per chi vive questo conflitto) sembra tanto un altro modo per far avvicinare fedeli. Non è un adattarsi ai tempi, dato che non parliamo ad esempio di tecnologia che prima non esisteva (es. facciamo l'account twitter xD) ma parliamo di una realtà sempre esistita e sempre condannata. Perché cambiare ora?
     
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7 replies since 6/3/2014, 10:05   86 views
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