Vento e pioggia [Soluzione finale]

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  1. Lizy.Luminos
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    Al debutto in prima nazionale al Teatro dell’Angelo di Roma ed in scena fino al 5 aprile, Vento e pioggia – Soluzione finale si ispira all’omonimo romanzo di Patrizio La Bella, anche regista ed interprete dello spettacolo. Vero e proprio nucleo della storia, il particolare rapporto tra un padre ed i suoi tre figli viene scandagliato tramite i racconti, le memorie ed i diversi caratteri dei protagonisti. Gianni La Bella, detto er Belletta, è un tossicodipendente di lunga data, probabilmente da ben prima che Luca, Patrizio e Valentino, i figli, abbiano ricordo. Il sipario si apre su una spoglia, seppur caratteristica, sala d’attesa di un carcere thailandese, dove i tre uomini (più Alessia, moglie di Patrizio) aspettano l’orario di visita per incontrare il padre. Ognuno vive quei minuti a suo modo, riflettendo la propria personalità e presentandosi al pubblico in sala: tra un battibecco e l’altro, veniamo così a conoscenza dei legami che intercorrono tra i personaggi, di alcune informazioni circa la loro vita/situazione attuale e di cosa li abbia portati, riunendoli, in quel luogo.
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    Da subito ed in maniera travolgente, l’anima verace del testo si leva attraverso le parole ed i gesti degli attori sul palco, perfettamente a loro agio nei rispettivi ruoli, a cui sembrano dare manforte i costumi, semplici ma significativi, di Giorgia Zoratti. Nella seconda parte dello spettacolo, la scena cambia e siamo dentro un ospedale romano, nel reparto di oncologia, dove è ricoverato er Belletta (in compagnia di un certo “Barone”) nei suoi ultimi giorni di vita. Ancora un’attesa dunque, ma questa volta conclusiva, riunisce i tre fratelli al cospetto del padre. Nonostante nel corso delle loro vite lui non sia mai stato presente, o almeno non in termini di genitore, acquista in queste due precise occasioni un valore altro, inestimabile per il presente, il futuro ed anche il passato dei suoi figli, che scoprono così un sentimento comune, contraddittorio, fatto allo stesso tempo di amore ed odio, di rabbia ed affetto, di delusione e stima.
    Non è certo una novità mostrare quanto sia complesso il tema della paternità, ma Vento e pioggia riesce nel non semplice intento di suscitare e mettere in luce riflessioni importanti per mezzo della commedia, nonché di una bella romanità, senza mai scadere nel volgare o nel banale. Merito senza dubbio della buona riuscita, un cast affiatato e capeggiato da volti noti (ed apprezzati) del piccolo schermo, come Elda Alvigini (la Stefania de I Cesaroni), Giorgio Caputo ed Edoardo Pesce (rispettivamente Ricotta e Ruggero Buffoni della serie Romanzo criminale), bravissimi nel passare, con estrema naturalezza, da un timbro leggero e scanzonato ad uno ben più drammatico.
    Ultima nota positiva alle incantevoli e delicate note di Roberto Angelini (già collega dei suddetti Caputo e Pesce, tutti componenti de L’Orchestraccia).


    a cura di Sabrina Colangeli (fonte www.intothemovie.com/index.php?opti...venti&Itemid=26)
     
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0 replies since 20/3/2012, 15:39   84 views
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