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Lizy.Luminos
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Notte
Io vivo la notte. Il giorno mi disturba: troppa luce, sebbene io abbia amato il sole nella mia esistenza mortale. Ma ora… ora assopita cerco ristoro nella luce, mentre i sensi si affinano la notte. La vivo, la respiro, scivola sulla mia pelle come se fosse un cappotto caldo, avvolgente, ed è paradossale, perché non sento il gelo dell’inverno né la canicola dell’estate, eppure questa sensazione di familiarità mi prende solo quando è notte. Riesco a percepire cose che prima non avevano voce, troppo presa forse dal mio essere fragile e concentrata su me stessa. Ora i miei sensi sono tutti rivolti verso l’esterno: suoni, rumori, bisbigli, posso sentirli tutti. E a volte è un gran mal di testa, lo ammetto. Ascoltare i pensieri e leggere la cattiveria dell’uomo come se fosse un libro è qualcosa che ancora mi sconvolge, nonostante io sia un essere immondo adesso. Mi nutro di loro, di assassini, ladri, stupratori, convincendomi di aver fatto del bene all’umanità, quando probabilmente sono crudele al pari o forse più di loro. E l’etica ha perso valore per me, che seguo il desiderio nella mia bocca, la voglia di divorare e uccidere, senza ritegno. Eppure ho un freno. Non riesco ad uccidere chiunque, non riesco a non pensare a farlo solo se necessario. Ma non ho un’anima, perché se l’avessi proverei rimorso per quanti tra i miei denti hanno esalato l’ultimo respiro. Io m’inebrio di quell’ultimo istante, quel respiro profondo che divide la vita dalla morte, io bramo di fissare gli occhi di chi lascia questa vita per sempre. Forse perché sento un legame tra me e quel corpo esanime, mi ricorda la mia fine. In città si vocifera la presenza di un killer seriale, lo chiamano il giustiziere, e tra un bicchiere e l’altro nei bar c’è chi lo elogia. “Infondo ci ha tolto la feccia dai piedi”. Se sapeste la verità, ora avreste paura, signori.
Caccio, di notte. Individuo la mia preda, scelta con cura tra un pontile e un vicolo buio. Lascio che scappi, che si illuda di potermi sfuggire, ma so già che non avrà scampo, e questo rende la caccia più eccitanti. L’odore della paura, il battito accelerato, il sangue che pompa veloce nelle vene, per me sono afrodisiaci.
Io vivo la notte: il giorno mi disturba. Solo la notte può esser complice dei miei peccaminosi incontri, che concludo come una mantide religiosa, rubando la vita e bramando l'ultimo sospiro.
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I pensieri di Lestat nei libri di Anne Rice erano molto simili in qualche punto di qualche libro ed io che li ho letti ne traggo una sensazione di gia' sentito, solo che lasciando perdere questa sensazione, il tuo modo di scrivere mi e' piaciuto. . -
Lizy.Luminos .
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C'è un unico problema: io ho visto "intervista col vampiro", ma mai letto Anne Rice 
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Io ho visto il film ma non ho letto quel libro che mi sembra un piccolo progetto laterale in una storia piu grande (che ho letto).
I pensieri vampireschi erano in uno dei libri che ho letto ed intervista col vampiro penso che non li comprenda.
Parlavo di Lestat solo per spiegare la mia impressione pensando che fosse una coincidenza, dopotutto se tu l' avessi letto avresti evitato di scrivere del tuo sull' argomento, oppure l' avresti fatto dicendo che ti era piaciuto, che ci avevi ripensato e ti aveva ispirato, come hai fatto per Buffy (eri tu vero? Non mi sto confondendo?).. -
Lizy.Luminos .
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No non ti stai confondendo, Ummy
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Non potevo che intrufolarmi nella sezione dedicata alla scrittura. Quindi inizio proprio da te eheheh.
Davvero molto bello! Più che a Lestat L'avrei paragonato a Louis, anche se non l'ho letto pensando di accostarlo alla Rice. Ci sono molte figure letterarie vampiresche alle quali potrebbe essere associata *ovviamente non parlo di quelli che brillano*
Comunque è stato piacevole da leggere, è ben scritto. Mi piace soprattutto questo pezzo.CITAZIONEMa ora… ora assopita cerco ristoro nella luce, mentre i sensi si affinano la notte. La vivo, la respiro, scivola sulla mia pelle come se fosse un cappotto caldo, avvolgente, ed è paradossale, perché non sento il gelo dell’inverno né la canicola dell’estate, eppure questa sensazione di familiarità mi prende solo quando è notte.
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Lizy.Luminos .
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Grazie mille, Silver... beh si... avendo letto Carmilla e Dracula, diciamo che il tutto è basato su una visione classica eppure umanizzata di vampiro, lontano dagli sbriluccichii
Sono contenta della parte che hai segnalato, è un po' quella da cui è partito tutto il resto
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