Brivido

prima di...

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  1. Fiamma~Luminos
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    Questo forum parla di teatro, parla di emozioni... parla anche un po' di noi, perchè siamo noi a creare il teatro e siamo sempre noi ad essere portatori di emozioni...
    In tutte queste cascate di parole abbiamo parlato di teatro virtuale, di progetti, di musica, di giochi, di colori di sentimenti, ma nessuno ha ancora scritto cosa si prova a stare dietro le quinte di un teatro affollato, un teatro reale, con gente reale, con emozioni reali...
    Ora so perchè nessuno lo ha fatto: perchè è qualcosa di indescrivibile... Qualcosa di assolutamente inspiegabile se non vissuto.
    Ieri sera ho scoperto tutto ciò...
    Era primo pomeriggio quando io e Liz abbiamo varcato la soglia incantata di quell'edificio chiamato "teatro".
    Dal palco un vociare un po' agitato, mentre le luci in scena venivano sistemate...
    Una scaletta piccola ci ha condotte esattemente sopra di esso e, al bordo, ecco l'accesso per le quinte...
    Sui camerini i nomi già scritti... La mente già spazia, ma non hai tempo per pensare devi muoverti! E così eccoci già a sistemare gli abiti che poi andranno indossati ai vari cambi di scena, a posizionare strategicamente bottigliette d'acqua, accessori di scena e... poi? Poi il tempo è passato... il palco è quasi pronto e il trucco sul viso ancora da ritoccare...
    Il primo abito è già indossato, l' ultimo accessorio anche; i capelli sono in ordine e i piedi scoperti.
    La prima sensazione piacevole è proprio quella di sentire le assi del palco scricchiolare sotto i piedi nudi, sentire se stessi in contatto con il legnoso pavimento di quel mondo fantastico; ecco il primo brivido che sfiora il tuo corpo.
    Quella piccola carezza fredda che giunge dalla stessa mente e che sfiora tutto il corpo è li per dirti che di li a poco sarai al centro di quel palco, avrai quell'istante di potere, quell'attimo assoluto di silenzio in cui tutti, con gli occhi puntati su di te, ascolteranno ciò che hai da dire e nessuno ti interromperà, perchè quel momento è solo tuo... tuo e di nessun altro. Ma rieccoci con la testa al presente, rieccoci dietro quelle quinte ad aspettare che il nostro nome venga fatto. Si va al centro di quel palco segnato da crocette rosse e bianche, a provare il microfono, la luce... si è tutto ok...
    Siamo quasi pronti... qualche secondo di pausa ed eccoci, adrenalinici dietro quelle quinte... Un attimo di incertezza d'altronde quello c'è sempre alla prova generale... eh si... ci tocca! Mica si va in scena senza la generale! L'ansia assale il "cast" che nevrotico e un po' isterico si aggira turbato dietro le nere quinte ripassando monologhi, battute, passi di danza... Qualche abito che li per li non si ritrova ma poi eccolo... Si comincia. Un vero disastro... Amareggiato e sconfortato però il cast non ha il tempo di farsi inutili paturnie poichè si hanno soli pochi minuti per ricambiarsi e cominciare il vero spettacolo...
    Le porte sono ancora chiuse ma dietro c'è tanta gente che aspetta di entrare... Sul palco il sipario è chiuso ma noi siamo tutti li, le mani strette le une con le altre... Gli sguardi si incrociano, qualche sorriso... Poi la regista da il via al "rito scaramantico" e dopo un grande applauso di auto-incoraggiamento scompariamo uno ad uno dietro le quinte.
    Le porte vengono aperte e un brusio avvolge la stanza... Un vociare di gente che attende impaziente mentre l'ultima spennellata di rossetto viene messa su quelle labbra che di li a poco si schiuderanno per pronunciare una serie di battute più o meno vere, più o meno intelligenti, più o meno nostre...
    Un segnale... riecco il brivido che ripercorre il corpo mentre il sipario si apre... Un applauso e.. tutto inizia. Dietro le quinte la preoccupazione, la paura di sbagliare, di fare male... Ma il primo monologo va bene... il pubblico applaude... la musica parte insieme alla prima coreografia. Che strano effetto: la paura pare sparita quando inizia la musica.
    Dietro le quinte si comincia a ballare e piano piano sul palco il gruppo si ricompone. Solo allora, quando si è li al centro a condividere un piccolo balletto, che ci si rende conto di quanta gente ci sia, riecco il brivido che ti avvolge, insieme all'"effetto fumo" mandato dalla sala regia. Quell'odore tra l'incenso e lo zucchero filato che ti avvolge, ti entra nei polmoni impedendoti di respirare.
    Una sensazione mista a piacere e paura. Finalmente ricominciano i monologhi e l'ansia cresce... Ci si ripassa a mente il copione una, due, tre, cinque, dieci volte... Chi è già andato in scena incoraggia gli altri, li aiuta a vestirsi. Ma poi ecco il tuo turno... le mani sudano, il cuore si ferma qualche istante poi riprende a battere e ci si ritrova al centro del palco, al centro delle luci, e di fronte c'è il pubblico. Non lo si vede: i riflettori abbagliano e cancellano la vista; per inerzia si comincia a parlare poi... tutto viene da se... quasi ci prendi gusto a stare li di fronte a loro a parlare, l'angoscia svanisce e tutto va liscio come l'olio... Poi gli applausi mascherano l'ultima incertezza... Il rientro nelle quinte. Tutto è buio ma i tuoi compagni di avventura ti catturano riportandoti tra loro e stringendoti... è fatta... ce l'hai fatta!
    Alzi il capo in verso quel cielo fatto di travi e riflettori. Un profondo respiro, poi ancora quel brivido... Tutto prende a correre velocissimo e ci si ritrova di nuovo fuori, per i saluti. Tutto è andato bene... perfetto ma ti ritrovi ancora li, con l'immensa voglia di ricominciare in quel preciso istante tutto di nuovo, di riaprire quel sipario che si è appena chiuso, e mentre tra lacrime di gioia e abbracci pieni ancora di emozione le porte si chiudono, la notte avanza e il giorno giunge al termine, lasciandoti dentro
    un ricordo bellissimo e quel brivido che per sempre colorerà i tuoi ricordi...


    Il ricordo di una sera...
    Fiamma
     
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  2. Lizy.Luminos
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    E quando a piedi nudi senti il calore del legno scuro sotto i piedi, e il sipario si apre, l'occhio di bue si accende al centro del palco e ti rendi conto che tutto sta per cominciare: dopo 6 mesi di prove, lezioni, esercitazioni, improvvisazioni, è giunto il momento dello spettacolo. E in un attimo l'adrenalina circola veloce nelle vene, così come il cuore accelera e per un attimo da una quinta all'altra ci si guarda con occhi spauriti. E quando la musica parte tra un lato e l'altro ci si anima e si da forza agli altri dandosi la carica ballando mentre ognuno in scena impersona il suo personaggio ... il pubblico sembra apprezzare, ed è un susseguirsi di monologhi, dove si compie qualche piccolo errore, ma l'atmosfera rende sicuri e si va avanti, così come si deve. E ci si diverte, anche nel correre contro il tempo per i vari cambi, e in un attimo è tutto finito e vorresti ricominciare ancora, ancora e ancora... questa è la magia del palcoscenico.
     
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1 replies since 15/4/2011, 09:32   30 views
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