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Anice Stellato
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Piuttosto, qualcuno di voi ha mai sofferto di paralisi del sonno?
Sì, ricordo una volta da piccola mi capitò. Più che altro, sognai di essere sdraiata accanto all'armadio della camera da letto dei miei e che dalla porta un'ombra nera mi spiasse. Era un uomo con cappello ed impermeabile, ma non riuscivo a vederlo in faccia. Tentavo di alzarmi ma qualcosa mi teneva inchiodata a terra.
Qui da noi, nella cultura popolare, la paralisi del sonno è associata a uno gnomo che viene a sedersi sul petto del dormiente. Ha il cappello a punta, le scarpe da clown, la faccia da vecchio e gli occhi rossi. Spesso, chi lo "vede", riporta gli stessi dettagli e dice anche che tale gnomo soffi in faccia al malcapitato, togliendo così il respiro.
A me sinceramente questi racconti fanno venire la pelle d'oca, anche perchè coloro che raccontano di averlo incontrato sanno descrivere la scena minuziosamente e dicono anche di averlo toccato. Spesso lo si associa ai bambini non battezzati e lo si incontra anche in contesti diversi, fuori dalla camera da letto. Infatti si dice che questo esserino vaghi tra noi e di notte faccia le trecce alle code dei cavalli, o tolga il fieno al cavallo che gli sta più antipatico facendolo morire di fame
Da me, in dialetto, si chiama laùro. Ankh, tu che sei pugliese dovresti conoscerlo benissimo, nel barese si chiama munacìdd ("piccolo monaco", perchè si dice che vesta un saio).
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