Il Processo Ruby e la legge che protegge i clienti delle prostitute minorenni

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  1. Ankh
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    CITAZIONE
    Processo Ruby, il magistrato Fabio Roia: "Berlusconi assolto per una legge che protegge i clienti delle prostitute minorenni"

    Era stato il primo magistrato ad accorgersene alla fine del 2012, quando il Parlamento aveva appena recepito la convenzione di Lanzarote sui reati sessuali nei confronti dei minori: tra le pieghe di quella legge era stato infilato un cavillo che potrebbe essere stato fondamentale per l'assoluzione di Silvio Berlusconi dall'accusa di prostituzione minorile con Ruby Rubacuori.

    Il magistrato è Fabio Roia, pubblico ministero presso il Tribunale di Milano, esperto di processi dove le vittime sono donne e bambini. A quell'epoca, intervistato dall'Huffington Post, aveva affermato che inspiegabilmente era stata introdotta una scappatoia per i clienti delle prostitute minorenni, uno strumento giuridico chiamato "ignoranza inevitabile":

    "Poiché l'età della vittima è fondamentale per capire se sono stati commessi questi reati, prima del recepimento della convenzione di Lanzarote il giudice doveva semplicemente capire se l'accusato si fosse reso effettivamente conto di quanti anni avesse la persona che aveva davanti". Il cambiamento, ora, è enorme: "Oggi invece la cosiddetta ignoranza inevitabile è stata estesa a tutti i reati che coinvolgono minorenni, e per le vittime è un indebolimento della loro tutela. L'imputato infatti ha maggiori strumenti per dimostrare di avere fatto ogni accertamento possibile per capire che età avesse la persona, normalmente una prostituta, prima di avere un rapporto sessuale".
    Oggi, pochi minuti dopo la sentenza di secondo grado che ha assolto l'ex premier dalle accuse di concussione e prostituzione minorile, l'avvocato Fausto Coppi ha squadernato una prima spiegazione:"Se mai avesse avuto rapporti con Ruby, almeno per un certo periodo di tempo, non ne conosceva l'età". Ecco perché, secondo Coppi, i giudici hanno deciso che con la ragazza marocchina il reato non c'è stato: ""Quando si usa la formula 'il fatto non costituisce reato' di solito c'è la mancanza dell'elemento soggettivo". Cioè è mancato il dolo, la volontà di compiere il reato di prostituzione minorile.

    Raggiunto nuovamente dall'HuffPost, Roia conferma che l'istituto giuridico inserito nel 2012 "può aver aiutato Berlusconi a essere assolto perché molto probabilmente è riuscito a dimostrare di aver fatto di tutto per conoscere la vera età" di Ruby. "Naturalmente occorre attendere le motivazioni ma rimane valido quanto detto a proposito della convenzione di Lanzarote: purtroppo si è indebolita la lotta a favore delle vittime che si dedicano alla prostituzione in quanto i loro clienti possono convincere i giudici che non possono essere rimproverati di non aver accertato l'età".

    Non è detto che questo cavillo fosse ad personam, sta di fatto che nel 2012 il processo Ruby era già cominciato e Berlusconi era reduce dal bunga bunga mediatico.

    fonte: huffingtonpost.it/2014/07/18/processo-ruby-fabio-roia-berlusconi-assolto_n_5598859.html
     
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  2. (elettrica)
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    Siamo in Italia...
     
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    Amico Errante
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    Uhm...Berlusconi, nel primo grado di giudizio, era stato condannato a 6 anni per concussione e ad 1 anno per prostituzione minorile. Io la leggo così: premettendo che ciò che ha dichiarato il giudice Roia è molto interessante ed integra l'analisi con ulteriori argomentazioni che "impepano" il dibattito ancora di più. Ciò premesso, secondo me, la preoccupazione maggiore di Berlusconi era il reato di concussione (e relativa interdizione perpetua dai pubblici uffici). L'analisi, che do in pasto al dibattito, a tal proposito, è che nel primo giudizio il reato di concussione racchiudeva in se tutte le sfaccettature inerenti un abuso del proprio potere che, nel caso della vicenda Ruby, per Berlusconi ha generato il reato di concussione, appunto, e conseguente condanna a 6 anni.
    Nel secondo grado di giudizio Berlusconi è stato assolto ma, tra il primo ed il secondo grado, è accaduta una cosa che, a mio avviso, è il punto cardine di tutta la vicenda, e cioè, il reato di concussione ha subito una mutazione. tra il primo processo (condanna a 6 anni + 1) e l'appello (assoluzione per Berlusconi), il reato di concussione è stato "spacchettato" dal Parlamento (con i voti soptattuto del PD e di FI) e, di fatto, questo spacchettamento ha fatto sparire il reato che aveva prodotto la condanna in primo grado.
    In pratica, Quando è stata emessa la condanna di primo grado, il reato di concussione racchiudeva tutte le "procedure" di costrizione a fare, o non fare, una determinata azione sotto l'abuso del potere di chi costringeva, anche se (e questo è importante perchè è la chiave di volta di tutto) chi subiva la costrizione non riceveva alcun vantaggio, è per questo che Berlusconi si è beccato 7 anni, perchè quando è stata emessa la sentenza di primo grado, il reato non era stato ancora mutato e racchiudeva in se tutte le sfaccettature inerenti un abuso del proprio potere che, nel caso della vicenda Ruby, per Berlusconi ha generato il reato di concussione.
    Quando, invece, è stata emessa la sentenza di appello di assoluzione per Berlusconi, il reato che produceva la condanna in primo grado, non esisteva più a seguito dello spacchettamento del reato di concussione, appunto. In pratica, chi ha lasciato andare Ruby, sotto la stretta del potere di chi lo aveva contattato, pur contravvenendo alle direttive del giudice di turno (A. M. Fiorillo), che decideva le procedure da adottare, non avendo avuto vantaggi e/o benefici, con la nuova legge sulla concussione, fa sparire il reato che aveva prodotto la condanna in primo grado. Se non ci sono benefici e/o vantaggi per chi viene "costretto" non c'è concussione. Se il funzionario che ha lasciato andare Ruby, contravvenendo alle disposizioni e alle regolari procedure, avesse avuto un qualsiasi vantaggio, da quella sera in poi, Berlusconi, molto probabilmente, avrebbe visto confermarsi la condanna di primo grado. Ad ogni modo, sono curioso di leggere le motivazioni della sentenza. Sottolineo, comunque, che è quantomeno curioso che questa variazione del reato di concussione sia avvenuta quando un esponente di spicco del PD stava per vedersi emessa una sentenza per il reato di concussione. La variazione della legge è avvenuta con una coincidenziale puntualità che ha permesso a questo esponente di spicco del PD (vicinissimo all'allora segretario del PD) di essere assolto, per lo stesso motivo (secondo me) per cui è stato assolto Berlusconi. Aggiungo, e chiudo scusandomi per la lunghezza del post, che questa variazione del reato di concussione, crea una stortura nella legge perchè, a mio avviso, ora si lasciano tante scappatoie a chi abusa del proprio potere, mentre prima queste scappatoie non c'erano, ma questa è una mia opinione.
     
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2 replies since 21/7/2014, 16:04   63 views
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