Stonehenge è un campanile?

Il misterioso monumento preistorico britannico resta un mistero, un’equipe di studiosi ora ha scoperto che ne fanno parte anche particolari pietre sonore.

TANTE TEORIE - Ci sono infinite teorie sull’origine di Stonehenge e sulla sua funzione, c’ chi lo considera un calendario astronomico, chi un luogo di culto e di preghiera, chi un mausoleo e molti che pensano che sia un po’ tutte queste cose insieme. Ora uno studio nell’ambito del Landscape and Perception Project del Royal College of Art di Londra suggerisce l’ipotesi che il monumento potesse essere usato per fare musica.
L’ORIGINE DELLE PIETRE - Delle pietre di Stonehenge si sa da dove provengono, una cava a circa 200 miglia dal sito, una distanza che rende l’idea dello sforzo necessario per la sua costruzione e della sua importanza e del fatto che la sua costruzione sia stata pianificata e perseguita con cura e decisione, ma anche con la collaborazione di un numero molto elevato di tribù britanniche.
LE ROCCE COME CAMPANE - Ora gli scienziati hanno scoperto che buona parte delle rocce usate nel sito sono delle «ringing rock», rocce che se colpite producono il suono di una campana. Un villaggio nei pressi della cava si chiama Maenclochog (pietre scampanellanti) e fino al ’700 i villaggi della zona usavano proprio quelle pietre al posto delle campane.
IL PAESAGGIO SONORO PREISTORICO - All’analisi degli studiosi molte rocce di Stonehenge hanno rivelato questa proprietà e che molte riportavano segni che potrebbero essere quelle di percussioni. «Ovviamente non sappiamo se sono state usate perché suonano, ma le rocce risonanti hanno un ruolo rilevante in tutte le culture preistoriche. Il paesaggio sonoro della preistoria è qualcosa che stiamo appena cominciando ad esplorare» ha spiegato l’archeologo Tim Darvill a BBC.