Votes taken by tibi

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    Ecco, Lizy, sei antipatica pure a me oggi è_è :wub:
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    Oggi ero vestita con un paio di jeans, una smanicata rosa intrecciata e un coprispalle corto, stivaletti con tacco, un braccialetto e una borsa a tracolla.

    In questo momento sono in tuta XD
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    Tosto questo test!
    Domani che ho qualche minuto in più da dedicarci, mi metto a rispondere alle domande. :)
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    CITAZIONE
    Proprio quando si è da poco conclusa al cinema la seconda saga ispirata ai suoi romanzi, J.R.R. Tolkien continua a far parlare di sé. Non gli basta aver dominato un quindicennio di adattamenti su grande schermo, creando un rinnovato interesse per il fantasy. Un romanzo fra i primi suoi lavori di prosa, infatti, The Story of Kullervo, sarà pubblicato presto da Harper Collins.

    Basato su una leggenda finlandese comosciuta come Kalevala, è una storia fantastica su un uomo venduto come schiavo da un oscuro mago che seduce la sorella e finisce per suicidarsi. Agli amanti di Tolkien e del Signore degli anelli va detto che non è ambientato nella Terra di mezzo, anche se lo scrittore ha riconosciuto l’influenza di questo lavoro sui più celebri scritti più tardi.

    “Ero immensamente attratto da qualcosa nell’aria di Kalevala”, scrisse Tolkiien in una lettera del 1955 a W.H. Auden.
    Come sottolinea il Guardian, la vicenda richiama quella di Turin Tundabar del Silmarillion. The Story of Kullervo rimase sempre a livello di bozza, con la prima metà in prosa e la seconda metà sintesi della vicenda a grandi linee.

    The Story of Kullervo uscirà il 27 agosto nel Regno Unito e potete prenotarlo qui.

    Fonte: comingsoon.it
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    CITAZIONE
    Ricordami così inizia placido come le acque di una insenatura protetta dal mare da una striscia di terra, con un caldo estivo soffocante, e finisce con un uragano che sconvolge la piccola cittadina di Corpus Christi, Texas. Sulle rive del Golfo del Messico la natura non conosce soluzioni di compromesso, fra la calma piatta e le devastazioni improvvise. La quotidianità di quella comunità viene sconvolta dalla sparizione di un adolescente che lascia il fratello più piccolo e i genitori in preda allo sconforto. Cosa gli è successo non si capisce, gli indizi scarseggiano, ma il rapimento sembra la spiegazione più probabile.
    Bret Anthony Johnston è al primo romanzo, dopo aver scritto vari racconti per riviste letterarie e una raccolta, dal titolo indicativo Corpus Christi. Insegnante di scrittura creativa a Harvard, dimostra in Ricordami così una convincente maturità. La sua scrittura, avvolgente e asciutta, cattura fin dalle prime pagine e ci porta all’interno di una famiglia che da quattro anni cerca di non perdere la speranza di ritrovare Justin e proprio per questo disperato tentativo gli è impedito il sollievo palliativo dell’elaborazione della perdita. Southport, Corpus Christi, comunità che rimandano ai pionieri degli Stati Uniti, quelle in cui tutti si conoscono e molti vivono di piccolo commercio, pesca o dell’industria turistica legata all’importante porto.

    In un mondo in cui la famiglia tradizionale è sempre più in crisi, Ricordami così cerca di superarla con una rinnovata scelta di condivisione da parte dei Campbell, al di là e dopo quella imposta dal destino. Laura appare quella più disorientata, la madre che non riesce a farsi forza, mentre il marito Eric continua disperatamente, accompagnato da nonno Cecil, a riempire tutta la zona di volantini con il volto del figlio scomparso. Griff è il fratello piccolo, che il giorno della sparizione aveva litigato con Justin, per una delle tante ragioni futili per cui litigano due fratelli che attraversano insieme l’adolescenza. Solo che non ha mai avuto il coraggio di dirlo a nessuno, si tiene dentro il senso di colpa di aver contribuito in qualche modo alla tragedia.

    Lo scrittore americano dimostra la capacità di non sbatterci in faccia le informazioni, ma di farle arrivare fluidamente, con l’eleganza avvolgente degna di uno scrittore di qualità. Lo dimostra nella cura con cui descrive ogni sfaccettatura dei protagonisti, non trascurando le figure di contorno. Come il nonno Cecil, in passato finito anche in galera, che viene ritratto con straordinaria umanità. Un uomo indurito dalla vita, da cui però ha anche imparato a difendersi, che sembra uscito da un film di Clint Eastwood o un romanzo di Cormac McCarthy. Né redneck né uno stinco di santo, è il contraltare generazionale giusto per far risaltare i limiti e le conquiste genetiche di figlio, nuora e nipoti.

    Un’indagine morale spietata, ma non moralista, quella di Ricordami così. Il ritratto di una famiglia con la profondità di un Jonathan Franzen, ma senza la spietata ironia, sostituita dall’empatia verso un nucleo familiare che deve riformarsi un’altra volta da capo. Dopo essersi perso per strada, fra un matrimonio diventato routine e una tragedia che ha spinto ognuno dei suoi componenti alla ricerca della pura sopravvivenza. Proprio la scommessa di guardare a chi ci vive accanto, sembra suggerire Johnston, è l’unica ricetta possibile per non impegnare il proprio tempo a giudicarsi inflessibilmente.

    Perdita e ritrovamento diventano un puzzle emotivo da ricostruire pressoché impossibile: ritrovare il pezzo mancante diventa un’impresa quasi tanto disumana quanto elaborare il lutto della morte di un figlio adolescente. Pagina dopo pagina, la lettura del romanzo di Johnston diventa impossibile da interrompere, un page turner senza scorciatoie, un thriller dalla tensione pura come le relazioni umane ridotte alla loro essenza, a una marea notturna e lunare che sale piano piano, senza preavviso.

    Fonte: comingsoon.it
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    G: Ia, piove? Allerta 2? Arriva il fiume che fa ohio?
    Quando un bambino di tre anni ti fa delle domande del genere capisci che c'è decisamente qualcosa che non va. Non si può andare avanti così per sempre. E ridatemi quei dannati giardinetti, i bambini stanno impazzendo a non avere più un posto dove giocare.
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    C’era una volta: In arrivo un episodio speciale di due ore

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    CITAZIONE
    C’era una volta ha un piano interessante per i November Sweeps, l’importante periodo dell’anno durante il quale Nielsen traccia un rapporto approfondito dei gusti del pubblico televisivo americano e, conseguentemente, dei network più apprezzati.
    Tramite il profilo Twitter del co-ideatore Adam Horowitz scopriamo che il drama fantasy di ABC – che quest’anno è tornato a registrare medie d’ascolto molto alte grazie al coinvolgimento dei personaggi di Frozen: Il regno di ghiaccio – farà la propria parte con un episodio, l’ottavo, della durata speciale di due ore.
    La puntata, intitolata Smash the Mirror, andrà in onda il 16 novembre. Per chi se lo stesse chiedendo, l’ora aggiuntiva è indipendente dai 22 episodi ordinati da ABC per la quarta stagione, divisi come lo scorso anno in due parti uguali in onda prima e dopo la pausa invernale.

    Fonte: comingsoon.it
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    Grazie ragazzi. Fisicamente stiamo bene. Io sono isolata perché hanno chiuso e transennato la mia via dopo l'esondazione del Torbella. Mia sorella è stata evacuata per via della caduta del muraglione, passeranno la notte in un campo messo a disposizione dalla protezione civile.
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    La maestra che ti dice che tuo nipote non è un essere umano. Sì, già lo sapevo. Maestra, due! Voglio cucchel (wustel). Orgoglio de zia :lol:
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    Grandissima Ele, sono felice per te!
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    Previsioni per martedì 26 agosto 2014



    CITAZIONE
    Al Nord cielo da nuvoloso a molto nuvoloso, in particolare su Valle d’Aosta, zone alpine di confine e Liguria centro-orientale dove saranno più probabili alcune deboli precipitazioni. In serata e nella notte brevi piogge o locali rovesci anche su Lombardia, nord dell’Emilia, Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Al Centrosud e Isole sereno o poco nuvoloso, salvo alcuni annuvolamenti nel nord della Toscana.
    Temperature in rialzo nelle massime su Penisola e Isole, fino a 34-35 gradi in Sardegna. Venti meridionali in rinforzo su Sardegna, Liguria, Toscana, Lazio e settore ovest del mar Tirreno.

    Fonte: meteo.it

    Un'altra tromba d'aria e giuro che mi sentirete urlare, ovunque voi siate.
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    Ne sto seguendo troppe, ma è in lista. Durante questo hiatus lo sto recuperando!
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    L'ho letto solo adesso. Dico solo che ho i brividi. Complimenti.
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    Parliamoci chiaro, i veri lavoratori del web non sono così. La competizione è altissima, vero, ma sono più che altro giovanissimi che credono di guadagnare senza fare nulla. I professionisti ci sono e vengono pagati. Peccato che le aziende che abbiamo compreso di aver bisogno di qualcuno che sappia fare il lavoro sono poche perché molte preferiscono pagare poco e sfruttare il ragazzino che di questo lavoro non ne sa nulla.
    Personalmente mi sono fatta le ossa con i marketplace e poco dopo sono arrivate le prime richieste di clienti. Quest'anno ho fatto il grande salto, lavorando per un prestigioso albergo: gestisco il sito e la pagina Facebook in inglese oltre a lavorare per altri clienti. Il punto sta tutto nell'organizzazione. Passare 24 ore su 24 al pc non è umanamente possibile, proprio trovo falsa e assurda una frase del genere. Perché? Dopo un tot di tempo non ti senti bene fisicamente. Lo so, perché le prime volte è successo anche a me: inesperta, senza sapere come muovermi. Ho modificato lo stile di vita grazie ad alcuni colleghi più grandi di me che mi hanno aiutata molto e adesso ci segnaliamo i lavori a vicenda.
    Non ho mai avuto lavori sottopagati, forse perché ho un occhio allenato, avendo passato 5 anni a lavorare e farmi del nervoso in un'azienda poco seria.
    Ok, ancora adesso mi capitano giorni in cui a mezzanotte e mezza sono ancora immersa nel lavoro, ma non capita spesso e se capita è perché o mi sono organizzata male e pensavo di farcela subito o ho procrastinato e quindi mi sono dovuta ridurre all'ultimo momento.
    Alienata? No, direi proprio di no. Nerd senza vita sociale? Qui mi sento un po' offesa. Nerd assolutamente sì: amo le serie tv e gli anime, oltre ai libri e la musica. Senza vita sociale, grazie al cielo no! Tutto può coesistere.
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    Quoto in toto ciò che ha scritto electrica. Assolutamente contraria all'editoria a pagamento, piuttosto non pubblico. Mi rivolgo più che altro agli autori: che soddisfazione c'è a pubblicare a pagamento? Quella di vedervi pubblicati a ogni costo? E la meritocrazia dove la mettiamo? I racconti che mi sono stati pubblicati sono stati tutti frutto del mio lavoro, della mia creatività e del mio impegno e non ho versato un centesimo. Certo, erano case editrici molto piccole, ma volete mettere la soddisfazione? Il mio lavoro è piaciuto e hanno scelto loro di investire, non io.
    Chi vuole scrivere perché ama questo lavoro sceglie case editrici che non chiedono alcun contributo e se si ricevono porte in faccia significa che probabilmente il manoscritto non è degno di essere pubblicato. Le porte in faccia si ricevono, tante anche, ma se il tuo lavoro vale, qualcuno che investe su di te si trova. O forse si vuole solo la nomina di scrittori a ogni costo?
41 replies since 5/8/2007
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