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Abbandonata dal destino, è un film prodotto nel 2003 che parla di una storia vera, la storia di Liz Murray, figlia di tossicodipendenti, senzatetto, disadattata, disperata che decide, ad un certo punto, di essere lei a dover prendere in mano il suo destino:
"...Capii che in quel momento dovevo fare una scelta: potevo arrendermi a quello che capitava e vivere una vita creandomi degli alibi, oppure potevo fare uno sforzo; potevo fare uno sforzo e rendere la mia vita migliore!"
Non aggiungo altro per evitare spoiler ma è un film che vale la pena di vedere, anzi, è una storia che vale la pena di ascoltare.
Se volete guardarlo, lo trovate completo su youtube.. -
Black Butterfly76.
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dopo circa 20 minuti ho abbandonato la visione... non ci riesco a guardarlo . -
Masque.
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Visto.
Bello, mi è piaciuto e il fatto che è una storia vera lo rende ancora più interessante.
Ho trovato molto brava l'attrice che interpreta Liz e anche quella che interpreta la madre.
Non voglio spoilerare ma posso solamente dire che se veramente si vuole una cosa, gli ostacoli si superano.
Lo rivedrei volentieri.. -
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Thora Birch ha fatto anche altri due bellissimi film; Ghost World e American Beauty. . -
Masque.
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Comunque voglio ringraziare Giulia per averci proposto questo film. . -
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prego, figurati . -
Ankh.
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l'ho visto ieri sera e ho fatto un po' fatica a seguirlo sia per la storia in sé sia perché, non so se per scelta precisa del regista, si nota parecchio nella protagonista un'aria di rassegnazione (o, come dice lei stessa, di "accettazione") che fa una certa rabbia perché mette ancora più in evidenza l'ingiustizia di quella situazione. Sicuramente un bel messaggio quello di non lasciarsi andare, di combattere nonostante tutto... di pensare che le cose belle possono sempre capitare ma bisogna anche costruirsele le occasioni.
La figura che mi lasciava più sconcertata non era tanto sua madre quanto suo padre... questo suo essere distaccato e avulso da tutto il resto, se non per un breve barlume di responsabilità e affetto paterno quando alla fine incoraggia Liz a continuare a studiare. Aggiungendo che era quello in cui non era riuscito lui. Sia per lui che per la madre di Liz si intuiscono le vicende che hanno contribuito a condurli verso strade di autodistruzione. Ogni personaggio aveva una sua caratterizzazione abbastanza precisa ad eccezione della sorella di Liz che fa un po' da contraltare, da esempio al negativo, a rappresentare una vita non vissuta..