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| | semplice, per vivere qui dignitosamente basta farsi dare cittadinanza straniera. |
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| | adoro i pancakes!!! al posto dello sciroppo d'acero si può usare tranquillamente il miele, soprattutto quello scuro che è miele di castagno, trovo sia simile allo sciroppo d'acero come gusto dato che non è particolarmente dolce. |
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| Non so se sono ancora in tempo, buttata giù al volo... casomai, fossi in ritardo, ignoratela 
Prova a tenere
gli occhi socchiusi
vola leggero
mentre la notte nasconde un mistero
Se provi a capire
a sognare ad amare
se provi a sentire dentro di te
fermarti è impossibile
un modo non c'è.
Tu prova a trovare
validi appigli
ed ancora una volta poterti fermare
la vita è ovunque non basta scappare
se senti qualcosa di forte e di vero
voltati lesto, cuore sincero
Il buio e le luci
si mischiano insieme
fanno colori, giochi e falene
Volano strambe intorno ai tuoi occhi
uniche stelle dentro le notti
Mi fermo e li guardo
poi mi ci perdo
musica lieve
scorre continua
sento davvero
un solo momento
odo il tuo cuore
è un attimo eterno. |
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| | oltre la classica sfera di persone che definiamo normali esistono tante piccole e grandi sottoculture in cui si vive in modo differente rispetto a quel che viene definito normale. tra queste troviamo persone che fanno del sesso e delle sue sfaccettature un vero e proprio stile di vita. si incontrano in club e ritrovi privati ed esclusivi e di giorno sono persone da cui non ti aspetteresti mai nulla del genere. Al GardaSex ho letto che ci sono spettacoli erotici per tre giorni di fila e porno star disponibili tutti i giorni. Sicuramente è discutibile, senza dubbio, ma poi alla fine ognuno vive la propria vita come preferisce e sicuramente ci andranno persone che non vivono il sesso come un tabù. Alla fine ogni cosa viene vissuta a modo proprio: le feste comandate sono per alcuni importanti a livello sentimentale mentre per altri sono solo un modo per far soldi così come il sesso (paragone azzardato ma comunque rende l'idea). Alla fine è solo una questione di punti di vista. Io non ci andrei ad una roba simile ma se fa così tanto scalpore è evidente che ci sono persone (e tante!) che non la pensano come me. |
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| L'amicizia è, assieme all'amore, uno dei sentimenti più contorti ed allo stesso tempo più semplici che possano esserci.
Ognuno la vive un pò a modo proprio, per quanto mi riguarda per me essere amica significa esserci in qualunque momento e capire quando invece starmene zitta. è esserci senza il bisogno della presenza fisica, è capirsi ancora prima di parlare. di rado sono riuscita ad avere un rapporto simile.
poi è ovvio dipende sempre dal tipo di persona, io sono una che parte in quarta anche per aiutare un perfetto sconosciuto figuriamoci una persona a cui tengo, sarei seriamente capace di fare di tutto.
Per il resto conta poco il virtuale, la lontananza o la vicinanza: se uno c'è, c'è. lo sa, lo sente a pelle. è quel qualcosa che ti parte da un punto imprecisato dell'anima e ti riempie in ogni dove. |
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| CITAZIONE (BeatOFPleasure @ 31/3/2014, 14:23) Quello senz' altro
Però c'è chi regge certi ''spettacoli'' e chi come me preferirebbe guardare la propria sitcom preferita o altro ancora
non mi pare abbiano indetto la pena di morte per chi non andrà a vedere la mostra la tua sitcom dovrebbe essere al sicuro
secondo me non dovevano accettarla come opera d'arte ma ormai che c'è penso che le persone che non si troveranno attratte da questa visione andranno semplicemente oltre storcendo il naso proprio come accade davanti a molte altre opere meno discusse. |
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| il passato fa parte di noi ed è praticamente impossibile far finta che non esiste. Ci si può far condizionare o meno da quel che è stato ma, in molte occasioni, sarà quasi automatico pensare a cosa si è fatto e come, questo in ogni campo della propria vita.
Chiudere dentro un cassetto il passato è un eufemismo, lo si può mettere in attesa ma se parliamo di un passato "pesante" allora questo tornerà a chiedere il conto e ci si può solo illudere che non sia così. L'unica strada è analizzare, affrontare, metabolizzare e superare. Fino a che ci si blocca in una di queste quattro fasi allora sarà sempre inutile andare avanti a priori. |
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| Le paure... vediamo un pò...
difficilmente mi fido di qualcuno abbastanza da mostrare quello che ho dentro, ho paura a fidarmi, ho paura ad aprirmi. Paura che quel che dico possa essere usato contro di me, paura che dopo aver fatto entrare quel qualcuno poi debba difendermi da eventuali attacchi.
ho ogni giorno paura di ricadere nell'alcool o nella tossicodipendenza, ho paura di me stessa quando mi sento a un passo dal cedere e ho paura di parlarne per non vedere quegli sguardi noti negli occhi degli altri e per non rendere concreta la mia debolezza.
ho paura dei pareri medici sul mio conto.
ho una paura fottuta di perdere le persone a cui voglio bene e in un paio di occasioni, quando ho capito che si era vicini alla fine, mi sono allontanata, l'ho fatto per autodifesa anche se è sbagliato ma il mio pensiero era (ed è) se voglio meno bene soffrirò meno il distacco.
queste sono le paure più grandi. come le gestisco? cerco di non lasciami prendere dalla paura stessa, cerco di convincermi che, almeno in alcuni casi, dipende solo da me e che per il resto, che piaccia o meno, siamo tutti solo spettatori passivi e che comunque, pur volendo, non posso fare molto per cambiare le cose. questo nei giorni buoni.
nei giorni cattivi invece fatico a gestirle ed è in quei giorni che cerco di tenermi occupata il più possibile, meno penso e meno rischio di essere colta dalla paura. |
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| anche io credo ci sia un momento adatto per parlare di ex ed in ogni caso mai facendo paragoni, anche negativi perchè potrebbe, secondo me, creare una sorta di competizione.
per quanto mi riguarda parlo delle storie passeggere ma ho difficoltà a parlare dell'ex con cui ho convissuto semplicemente perchè, come dice Ankh, per me non è una storia chiusa anche se sono stata io a chiuderla. |
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| | la mia è sicuramente rossa. se mi incazzo (perchè la mia non si può definire arrabbiatura ma proprio incazzatura) sono guai. è come se mi esplodesse dentro una bestia, la sento proprio venir fuori, la mia forza cresce in modo incredibile e sono capace di spaccare tutto, di farmi male a forza di menare e non è tanto per dire, più volte mi sono tagliata o rotta qualche "ossicino" spaccando o prendendo a pugni qualcosa. Per fortuna è più facile che io esploda in sordina, incazzandomi con me stessa e prendendomela con quel che mi capita a tiro, molto di rado me la sono presa con qualcuno. In quei 5 minuti di pura follia mi faccio paura. Quando tutto passa, perchè va da un eccesso all'altro, raccolgo i cocci e mi sento totalmente spossata. |
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| | magari chi le ha messe li lo ha fatto per sfizio e ora tutti cercano di dare un senso a qualcosa che non ha senso. |
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| Parlando con un'amica è venuto fuori un argomento che potrebbe essere spunto di discussione e così ho deciso di aprire questo topic.
Secondo voi, una persona con una data di scadenza, cioè che sa che dopo 15/20 anni, farà la sua dipartita e quindi può investire su un periodo di tempo relativamente breve, come dovrebbe comportarsi? Vivere al meglio, vivere come se nulla fosse, vivere come se ogni giorno fosse l'ultimo?
Ed in più, avrebbe senso crearsi una famiglia, dare alla luce dei figli, quando sa per certo che vederli crescere diventerà mera utopia?
Qualora la scelta ricadesse sul vivere, potremmo chiamarla Coraggio?
E se invece ricadesse sul sopravvivere, dovremmo definirla Codardia? |
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57 replies since 2/10/2010
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ci sarebbe da scriverci un papiro!!!
