La famiglia a tutti i costi

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  1. (elettrica)
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    Prendo spunto dal dibattito che è nato in pensieri sparsi per parlare di questa cosa. Ci sono persone che sembrano convinte che sposarsi e avere dei figli debba essere ad ogni costo l'obiettivo ultimo, il modo per "essere arrivati". Gente che fa a gara a chi si sposa prima o a chi per primo fa figli. Una dinamica che ho notato nella compagnia con cui esco ma che vedo sempre più spesso in giro. E mi lascia perplessa. Credo che anche la famiglia debba essere una vocazione e che non tutti vi siano portati. Che senso ha sentirla come una sorta di obbligo sociale? Come se il fatto di non farti una famiglia ti rendesse inferiore agli altri?
    Voi cosa ne pensate?
     
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  2. Anice Stellato
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    Siamo ancora legati a un certo tipo di cultura, a tratti retrograda. Pensiamo che tutta la nostra vita sia improntata al trovare qualcuno che ci mantenga e con cui fare figli, come se non esistesse nient'altro dopo o oltre.
    Ribadisco quel che ho detto di là: per me una famiglia può anche essere composta da due persone. Il matrimonio e i figli non li vedo come un passaggio obbligato nella vita, ma come qualcosa di accessorio che può anche non esserci.
    Nei decenni passati e specialmente nelle piccole comunità come la mia, una donna era tale solo se si sposava e tutte le ragazze vivevano con la speranza di trovare marito, perchè quella era la vera realizzazione. Non esisteva niente al di fuori di questo: le bambine, fin da piccole, venivano mandate dalla sarta affinchè imparassero a cucire il proprio corredo e i vestitini per i figli. A 15-16 anni erano ampiamente pronte per formarsi una famiglia e quelle che entro i 20 anni non avevano ancora trovato nessuno erano destinate a restare zitelle a vita, perchè erano già vecchie.
    Al giorno d'oggi invece si lavora e si studia e, grazie a dio, molte cose sono cambiate, anche se molti storcono ancora il naso quando qualcuno dice di non volere figli e di non volersi sposare. Io sono una di quelle: non credo di avere la maturità necessaria per crescere un figlio, non credo che il matrimonio serva e non credo neanche al fatidico orologio biologico femminile. Credo però nella libertà individuale.
     
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  3. (elettrica)
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    Mah, gli altri solitamente mi guardano strano quando dico che non voglio nè sposarmi nè avere figli. Oppure detesto chi mi dice "Ma tanto cambierai idea", come se il fatto di non volersi sposare e avere figli fosse una questione di poca maturità! Semplicemente non mi ci sento portata. Ho scelto la carriera. Anzi, abbiamo, entrambi. Per qualcuno sembra essere inaccettabile.
    Come dice Anice, poi, la famiglia sono anche due persone. Anche se non sono sposate.
     
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  4. Jessy94_TDM
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    Essenzialmente è normale,e quello che sto per dire farà storcere il naso,ma la scienza fa arrivare a un certo grado di cinismo: oggettivamente e scientificamente parlando,siamo fatti per far figli e anzi,in realtà saremmo fatti per fare più figli possibili. Già il fatto di limitarsi a uno o due avendo la possibilità naturale di farne di più è"contro natura" (vi prego di prendere questa premessa come osservazione esterna e non come un mio pensiero).
    Non mi metto a fare discussioni di fitness etc,ma nel mondo naturale è cosi.
    E l'uomo ha solo trasformato un istinto naturale in cultura,come diceva Anice (15-16? La mia bisnonna si è sposata a 14, e so di molto meno). Una cultura che è ancora rimasta molto radicata e che è tanto più radicata nei paesi con poche possibilità di acculturarsi o generalmente con poche possibilità per le donne. Perché se fate caso la pressione sugli scapoli è minore che sulle "zitelle". La stessa terminologia lo indica.
    per quanto mi riguarda,il matrimonio è solo una questione legale, per i figli chi vivrà vedrà,ho intrapreso questo percorso di studi cosciente anche del fatto che per la sua instabilità in molti sensi,al 90% dovrò rinunciare alla maternità
     
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  5. Ankh
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    Ho sempre pensato che essere genitori fosse una scelta, o almeno che idealmente debba esserlo. Capitano anche situazioni che imprevedibilmente si verificano e vanno affrontate, ma anche in questi casi c'è sempre una scelta. Spesso però per svariate ragioni vedo che diventare genitori non è una decisione ma un'accettazione di eventi, per passività o costrizione, o è conseguenza di desideri altrui o ancora un adeguarsi ad una aspettativa sociale. Queste casistiche non mi sembrano tanto marginali e questo mi lascia perplessa. E poi ci sono questi fenomeni di coppie che effettivamente decidono, ma per le ragioni sbagliate... Tornando al caso specifico sembra quasi che ci sia una controtendenza, in un periodo storico di forte calo delle nascite sembra quasi un nuovo modo per distinguersi e autoaffermarsi, perché non credo che in queste coppie, in cui magari entrambi lavorano o comunque sono impegnati, abbia molto peso il retaggio culturale o l'obbligo sociale. Sembra piuttosto il desiderio di apparire nel miglior modo possibile, o anche solo di apparire...
     
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  6. Jessy94_TDM
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    Concordo,ma reduce da un pranzo con ragazzini vari ed eventuali (stando in un convitto con scuola ne vedo di tutti i colori), se non li facessero sarebbe meglio.
    Oggi discutevo con una mia amica della differenza tra la nostra educazione e quella delle (non solo) nuove generazioni,forse ne aprirò un topic a parte. Per rientrare in questo aggiungo che prima di valutare se diventare genitori o meno,bisognerebbe valutare se si possa essere buoni genitori. Il genitore perfetto non esiste,ma se non hai il tempo/modo/carattere/indole per garantire al bambino l'educazione e la risposta ai suoi bisogni,fai una migliore figura nella società che presentando orgoglioso il tuo pargolo che desta odio/pietà già a sei anni.
     
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  7. Lizy.Luminos
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    Allora: quando avevo 16 anni pensavo che di lì a 10 anni avrei voluto avere una famiglia, essere sposata, ma non necessariamente con figli. Non avevo motivo di pensarla così, ma era un mio pensiero. Ora la vedo in modo diverso, nel senso che per me famiglia significa non necessariamente matrimonio, ma vivere con qualcuno che ami, avere figli se lo si vuole, ma non necessariamente. Sono innamorata e sto cercando di costruire qualcosa con l'altra persona, lui sta considerando di cominciare a sistemare il suo appartamento in vista di un futuro insieme e secondo le possibilità, visto che al momento ha un lavoro di poche ore in una ditta (fortunatamente a tempo indeterminato) ma siamo entrambi focalizzati sulla laurea specialistica che vogliamo prendere. Ciò non significa che non parliamo di eventualità di matrimonio, figli e tutto ciò che gira intorno ad una possibile vita insieme... ma da sposati o conviventi non penso che cambi molto, l'importante è stare bene con chi si ha accanto e amarlo. Avere o meno figli deve essere una scelta dettata dal buon senso, non da una cultura che ci vede ancora come esseri che per realizzarsi devono procreare (ovviamente solo dopo il matrimonio).
     
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  8. (elettrica)
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    Ma infatti, sinceramente non capisco chi ancora oggi si trincera sulla vecchia idea di famiglia, quando comunque oggi la famiglia ha un'accezione molto più ampia. Io convivo e per me il mio compagno ed io siamo una famiglia completa. Non sento la mancanza di nulla. Invece spesso c'è chi sembra voglia realizzarsi nella "famiglia perfetta". Poi vedi in giro genitori da mettersi le mani nei capelli.
     
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  9. Anice Stellato
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    Ma chi ha come unico obiettivo la famiglia, è perchè non ha altri orizzonti e/o distrazioni. Io conosco delle ragazze, mie coetanee o anche più piccole, che hanno o hanno avuto come unico obiettivo il matrimonio: guarda caso si tratta sempre di ragazze che hanno un fidanzato decennale, non lavorano e non studiano, non fanno nient'altro. Il matrimonio per loro è come un'evasione, come un "diamo un senso a sta vita piatta, tanto c'è chi mi mantiene".
     
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  10. Ankh
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    CITAZIONE (Anice Stellato @ 27/10/2014, 17:38) 
    Ma chi ha come unico obiettivo la famiglia, è perchè non ha altri orizzonti e/o distrazioni. Io conosco delle ragazze, mie coetanee o anche più piccole, che hanno o hanno avuto come unico obiettivo il matrimonio: guarda caso si tratta sempre di ragazze che hanno un fidanzato decennale, non lavorano e non studiano, non fanno nient'altro. Il matrimonio per loro è come un'evasione, come un "diamo un senso a sta vita piatta, tanto c'è chi mi mantiene".

    Anice questo è un caso, diffuso più che altro dalle nostre parti o comunque più che altro nei paesini e nel sud. Hai detto bene, non fanno niente e quindi il loro scopo di vita diventa quello. Però ci sono anche tante altre realtà come quelle di cui parla Ele in cui si tratta di coppie impegnate, che lavorano o hanno delle attività, sia lui che lei, e anche in questi casi si nota una corsa al matrimonio e al fare figli, che non si spiega con la voglia di colmare un vuoto nella propria vita...
     
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  11. Anice Stellato
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    CITAZIONE (Ankh @ 27/10/2014, 18:03) 
    Però ci sono anche tante altre realtà come quelle di cui parla Ele in cui si tratta di coppie impegnate, che lavorano o hanno delle attività, sia lui che lei, e anche in questi casi si nota una corsa al matrimonio e al fare figli, che non si spiega con la voglia di colmare un vuoto nella propria vita...

    E' il solito retaggio culturale della donna realizzata in quanto madre.
    Di passi in questo senso ne abbiamo da fare ancora parecchi e, in generale, l'Italia ha tanti passi da fare quando si tratta di progresso culturale.
     
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    Il re può muoversi solo di una casella, la regina fa quel che vuole

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    CITAZIONE ((elettrica) @ 27/10/2014, 12:00) 
    Credo che anche la famiglia debba essere una vocazione e che non tutti vi siano portati. Che senso ha sentirla come una sorta di obbligo sociale? Come se il fatto di non farti una famiglia ti rendesse inferiore agli altri?
    Voi cosa ne pensate?

    Assolutamente d'accordo sul fatto che la famiglia, il matrimonio e l'avere dei figli siano delle vocazioni. Se non c'è l'intenzione è inutile pensare di costruire niente di tutto ciò. Mi riferisco soprattutto al fatto di un progetto matrimoniale con figli al seguito, infatti per il resto sono d'accordo anche io circa la questione che "famiglia" non è per forza il nucleo composto da genitori e figli, ma famiglia può essere anche una coppia di conviventi o, perchè no?, anche due fratelli scapoli o due sorelle signorine o ancora un fratello e una sorella.
    Nell'appartamento sotto mia nonna abitavano un un fratello, una sorella e la loro cognata vedova. Erano una famiglia a tutti gli effetti.
    La famiglia può essere vista anche in un'accezione molto più ampia e variegata rispetto ai canoni tradizionali.

    Un altro punto su cui voglio soffermarmi è riferito al titolo stesso del topic: "a tutti i costi".
    Giusto l'altro giorno parlavo con una mia amica del fatto che molte ragazze già a 20 anni sono sposate con figli e queste stesse affermano che: se non li faccio a 20 anni i figli, a che età devo farli?
    Cioè...affermare questo sta a significare che anche se la donna non è pronta alla maternità, solo perchè sta invecchiando, deve fare figli? e dove sta scritto?
    Io preferisco pensarci prima di mettere al mondo dei figli.
    E preferisco anche pensare bene prima di sposare la persona che sto frequentando...
    Una mia amica si è sposata dopo 3 mesi di fidanzamento e ha avuto pure una figlia. Solo dopo il matrimonio ha scoperto che il marito aveva seri problemi mentali ed entrava e usciva dalle cliniche....e si è divorziata.
    E questo perchè doveva darsi da fare prima dei 30 anni o.O
    Ed ecco cosa ne ha ricavato...
    Certe scelte vanno pensate bene. A cosa serve sbrigarsi a sposarsi e fare figli se poi non sai come comportarti e come gestire le cose?
    No, assolutamente. Io non mi sento inferiore agli altri solo perchè non ho ancora procreato o mi sono sposata...
     
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11 replies since 27/10/2014, 12:00   74 views
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