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Ankh.
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CITAZIONEDal 25 ottobre al via la XIV edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. Nell’attesa un ripasso veloce delle regole grammaticali più importanti.
E o ed? Dà o da? Qual è o qual’ è? Quante volte siete caduti in questi ‘orrori’ della grammatica italiana per distrazione o per ignoranza oppure quante volte avete visto un vostro amico o collega commetterli e non avete detto nulla?
Ma niente paura! Dal 25 ottobre potrete imparare dai vostri errori grazie alla Settimana della lingua italiana nel Mondo, l’evento di promozione dell’italiano promosso dalla Farnesina e dall’Accademia della Crusca che dal 2001 ricorre per ricordare a tutti quanto valore abbia ancora la nostra lingua classica e contemporanea insieme.
Gli Stati Generali della lingua italiana iniziati ieri a Firenze hanno visto avvicendarsi diversi ospiti rappresentativi della cultura italiana, ognuno dei quali si è espresso sul diverso valore attribuito alla lingua. Tra i partecipanti alla due giorni fiorentina Renzo Arbore che ha proposto di “insegnare la lingua italiana attraverso i testi di Gaber, De André e Battisti”. Mentre il ministro dell’istruzione Giannini ha parlato dell’italiano come mezzo per veicolare l’integrazione di tanti bambini stranieri presenti in Italia.
E il sindaco di Firenze Dario Nardella ha proposto un ‘Erasmus delle arti’ , un programma dedicato alle arti che abbia l’italiano come strumento, con l’obiettivo di far conoscere la nostra lingua in tutto il mondo.
E mentre si tengono gli Stati generali della lingua a Firenze a noi pare doveroso un piccolo ripasso degli errori più frequenti che commettiamo quando adoperiamo la nostra- talvolta maltrattata- lingua:
L’apostrofo (73%): uno dei nemici numero uno dell’italiano.
Qual è (68%): ricorda: “quale” non vuole MAI l’apostrofo.
Congiuntivo (61%): ovvero ‘questo sconosciuto’, il vero tallone d’Achille per tutti gli italiani ‘professori’ e non.
Purtroppo (55%): vi sembrerà strano ma al posto della ‘r’ dovrebbe esserci la ‘l’. Anche se la ‘r’ non si pronuncia mai infatti non si sente poi molto, bisogna però metterla per iscritto.
Entusiasto o entusiasta? (51%): questo trae in inganno in effetti, ma anche se ci si riferisce a un soggetto maschile, la forma corretta di questo aggettivo al singolare è sempre femminile.
E o ed? A o ad? (47%): anche questo vi avrà messo in crisi moltissime volte ma ricordate: vocale che segue chiama ‘d’.
La punteggiatura (43%): Abbondano virgole, due punti e punti e virgola usati a casaccio. Ma ogni segno di punteggiatura ha la propria regola.
Gli e le (38%): anche di questi ne sentiamo molti. NO: “gli ho detto che era molto bella”. SI: “le ho detto che era molto bella”.
fonte:iljournal.today/cultura/gli-8-errori-grammaticali-frequenti-degli-italiani/. -
Masque.
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Io litigo con il dà, credo di non averlo mai scritto in tutta la mia vita. . -
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Questo articolo dovrei farlo leggere a qualcuno di mia conoscenza. . -
(elettrica).
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Questo articolo dovrebbero leggerlo anche molti miei colleghi.
Unica segnalazione: nel giornalismo ed non si usa, a meno che la vocale che segue non sia una e. Sembra un errore, ma è una regola giornalistica. Così come se possibile si evita un' di fronte a soggetto femminile e di preferisce comunque utilizzare "una" anche se il nome che segue inizia per vocale.. -
.CITAZIONEPurtroppo (55%): vi sembrerà strano ma al posto della ‘r’ dovrebbe esserci la ‘l’. Anche se la ‘r’ non si pronuncia mai infatti non si sente poi molto, bisogna però metterla per iscritto.
al posto della R la L??? mi sa che hanno sbagliato anche loro a scrivere anche perchè nel secondo pezzo parlano di R e non di L. Purtroppo è la contrazione delle parole pure e troppo non di pule e troppo.. -
Anice Stellato.
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CITAZIONEEntusiasto o entusiasta? (51%): questo trae in inganno in effetti, ma anche se ci si riferisce a un soggetto maschile, la forma corretta di questo aggettivo al singolare è sempre femminile.
"Entusiasta" fa parte di quegli aggettivi che terminano in A sia per maschile che per femminile. "Artista" è un altro esempio.CITAZIONEQual è (68%): ricorda: “quale” non vuole MAI l’apostrofo.
Si tratta di troncamento, che può avvenire anche in presenza di successiva consonante: "qual buon vento".CITAZIONEE o ed? A o ad? (47%): anche questo vi avrà messo in crisi moltissime volte ma ricordate: vocale che segue chiama ‘d’
Questo non è un errore. Si usa ed/ad solo per evitare cacofonia.
Comunque secondo me dovremmo recuperare la nostra lingua, perchè io in giro vedo veramente erroracci madornali, anche da parte di docenti e professori in genere, che a loro volta lo insegnano poi nelle scuole.. -
.CITAZIONEQual è (68%): ricorda: “quale” non vuole MAI l’apostrofo.
Questo è l'errore meno conosciuto, nel senso che lo sbagliano in molti anche senza sapere il perchè.
Io non sono solita correggere gli altri perchè anche io faccio errori (dovuti il più delle volte all'influenza del dialetto)...però una volta mi è successo che una collega di università mi correggesse proprio sul qual è.
Praticamente mi disse che avevo scritto qual è anzichè qual'è.
Bene.
Allora a questo punto dovevo correggerla
E le dissi: "scriveresti mai buon anno con l'apostrofo?"
E lei mi disse: "no!"
E le risposi: "e allora scrivi anche il qual è senza, perchè se scrivi qual'è è come se scrivessi buon'anno"
Speriamo che abbia capito xD.