Il divieto del burqa in Francia non viola i diritti umani

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  1. Ankh
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    CITAZIONE
    Secondo la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo la legge protegge i diritti altrui

    La legge francese che impone il divieto d’indossare il burqa in pubblico in quanto vieta di nascondere integralmente il viso non viola il diritto alla libertà di religione né quello al rispetto della vita privata. Lo stabilisce la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, ripresa dall’agenzia Ansamed.

    L GIUDIZIO DELLA CORTE - La Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito in una sentenza definitiva che la legge francese che impone il divieto di portare il burqa e il niqab in quanto vieta di nascondere integralmente il viso, entrata in vigore l’11 aprile 2011, «persegue lo scopo legittimo di proteggere i diritti e le libertà altrui e di assicurare il rispetto dei minimi requisiti del vivere insieme». I giudici, continua la sentenza, comprendono «che vi possano essere persone che possono desiderare di non vedere in luoghi pubblici pratiche o comportamenti che possano mettere in questione in modo sostanziale la possibilità di avere delle interazioni sociali aperte».


    BACCHETTATA LA FRANCIA - Il governo francese ha quindi ragione nel sostenere che l’indossare un velo che nasconde il viso viola i diritti altrui a vivere in uno spazio in cui lo stare assieme è agevolato. La Corte non ha però accettato la motivazione del governo francese secondo cui la legge sarebbe stata introdotta per assicurare la sicurezza pubblica in quanto un divieto totale di niqab e burqa non può essere considerato «necessario in una società democratica». Il governo, infatti, avrebbe potuto ottenere lo stesso risultato imponendo l’obbligo di mostrare il viso in caso di controllo d’identità. I giudici «bacchettano» però la Francia ritenendo che «emanare leggi come quella in questione possa contribuire al rafforzamento di stereotipi e intolleranza verso certi gruppi, mentre lo Stato ha il dovere di promuovere la tolleranza». (Photocredit copertina Lapresse)

    fonte:www.giornalettismo.com/archives/1544761/divieto-burqa-francia-diritti-umani/
     
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    Io sapevo che questa legge c'è anche in Italia, perché bisogna essere sempre riconoscibili...
     
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  3. rincogliominasi
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    A parte che si fa molta confusione su usi e costumi islamici non vedo cosa ci sia di diverso per alcuni degli abbigliamenti tradizionali (vedi foto) rispetto alle suorine che vanno in giro, essendo simbolo religioso. Certo se l'ordine pubblico è minato anche con lo chador, anche le suorine devono essere capelli al vento. Allora mi chiedo: se gli occidentali sono aperti tantpo da accettare certi usi, che magari possono essere fastidiosi, perché gli islamici che si trasferiscono in europa non usano altri di questi capi di abbigliamento religiosi? C'è una legge? bon...
     
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  4. (elettrica)
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    Io mi chiedo perché uno non possa semplicemente vestirsi come cavolo gli pare (nei limiti della decenza, chiaro).
     
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  5. rincogliominasi
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    ele, se io fossi un terrorista, mi metto le tette posticce, un burqua, e vado in giro normalmente e nessuno mi riconoscerebbe. ecco perché il divieto di coprire il viso, di girare con casco chiuso in testa a piedi, ecc...
     
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4 replies since 2/7/2014, 11:18   93 views
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